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Piemonte

“L’azienda non ha nessuna idea su come superare il fossile”: l’8 marzo più di 2 mila dipendenti piemontesi di Enel sciopereranno

“nessuna idea nemmeno su come mettere a terra le nuove tecnologie green”

Sandro Marotta

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TORINO – L’8 marzo 2 mila e 100 lavoratori e lavoratrici piemontesi di Enel sciopereranno in segno di protesta contro la politica aziendale.

Lo sciopero ha carattere nazionale ed è stato indetto da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil.

“L’azienda – spiega il comunicato diffuso dai sindacati – vuole esternalizzare attività elettriche affidandole alle imprese appaltatrici con possibili rischi di ricadute sulla sicurezza del lavoro ed un aumento degli incidenti da elettrocuzione, vuole modificare l’orario del lavoro per le realtà operative senza un adeguato piano di assunzioni, vuole ridurre lo smart working andando a peggiorare i tempi di vita di migliaia di lavoratrici e lavoratori”.

I lavoratori spiegano che non si tratta di una rivendicazione salariale: “siamo preoccupati per la direzione che sta prendendo l’Azienda. Enel pare intenzionata a indietreggiare, tornare al passato, anziché guardare al futuro. Non sembra avere nessun piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna idea su come affrontare il superamento del fossile e la messa a terra delle nuove tecnologie green.”

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