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Cronaca

Zoe, meticcio di 7 anni morta per un sospetto avvelenamento: la denuncia del padrone

Il padrone esprime il desiderio che la sua esperienza possa servire da monito affinché tragedie simili non colpiscano altri cani

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parco via venezia novara

NOVARA – Nicolas Rumolino, il proprietario di Zoe, una cagnolina di sette anni di razza incrociata tra pitbull e amstaff, ha lanciato un avvertimento alla comunità locale dopo la tragica morte del suo cane causata da un possibile avvelenamento. Zoe è deceduta all’alba di martedì 5 marzo, dopo aver ingerito presumibilmente dei bocconi avvelenati nelle vicinanze della loro casa.

Rumolino condivide il loro abituale percorso di passeggiate, che da quattro anni li porta a camminare due volte al giorno nei pressi di un parco in via Venezia, zona corso Vercelli. “Preciso che Zoe era vivace come sempre”, afferma Rumolino, spiegando che solitamente percorrono il perimetro del parco, poiché l’accesso ai cani è vietato. Lunedì 4 marzo, intorno alle 18, durante una delle loro consuete passeggiate, Zoe si sentiva bene. Tuttavia, al loro ritorno a casa, ha iniziato a manifestare segni di malessere, rifiutando il cibo e bevendo con difficoltà.

Preoccupato per la salute di Zoe, Rumolino ha contattato il veterinario intorno alle 21. Dopo aver ipotizzato inizialmente che il malessere potesse essere legato al ciclo della cagnolina, hanno deciso di monitorare la situazione e di sentirsi il giorno successivo in caso di necessità. Zoe ha mostrato un lieve miglioramento, mangiando un po’ e cercando di riposare. Tuttavia, verso le due del mattino successivo, la cagnolina si è isolata e non si è più alzata dopo aver fatto i bisogni. Aveva gli occhi aperti e muoveva la coda e Rumolino non ha potuto che coccolarla, fin quando alle 5:30 gli ha dato l’ultimo bacio e non si è più svegliata,

Rumolino sospetta un avvelenamento, basando la sua ipotesi anche sul colore giallo della sostanza che Zoe aveva rigettato durante la notte. Nonostante la sofferenza, il proprietario ha optato per non eseguire un’autopsia, ma ha deciso di avvisare la comunità. Ha informato i passanti con cani, sta diffondendo la notizia tra i commercianti locali e ha cercato l’aiuto dei carabinieri. La situazione, legata all’ipotesi di avvelenamento, rende difficile intraprendere azioni legali. Rumolino esprime il desiderio che la sua esperienza possa servire da monito affinché tragedie simili non colpiscano altri cani e, considerando la vicinanza di un parco, sottolinea il pericolo anche per i bambini.

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