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Economia

Microprocessori, Silicon Box investe 3,2 miliardi in Italia: lo stabilimento potrebbe sorgere in Piemonte

Il nuovo stabilimento per la produzione di chiplet potrà generare 1600 nuovi posti di lavoro e ulteriormente rafforzare l’ecosistema italiano

Sergio Lanzillotta

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PIEMONTE – C’è anche il Piemonte tra le tre regioni candidate a diventare la Taiwan europea. La società di semiconduttori Silicon Box, infatti, investirà in Italia 3,2 miliardi di euro per un nuovo impianto produttivo primo nel suo genere in Unione Europea.

Ad annunciarlo Adolfo Urso, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e Byung Joon (BJ) Han, co-fondatore e CEO di Silicon Box al termine di un incontro a Palazzo Piacentini.

Chi è Silicon Box

La società con sede a Singapore, è specializzata in tecnologie chiplet integration, advanced packaging e testing. L’attività contribuirà a soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori – principalmente nel mercato europeo – per abilitare nuove tecnologie come applicazioni di nuova generazione nel campo dell’intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici.

Il polo in Piemonte

Al momento di certo c’è che la fabbrica sarà localizzata in Nord Italia. In lizza, oltre al Piemonte (favorito) c’è il Veneto e la Lombardia.  La progettazione e la pianificazione sono già in corso, mentre per l’effettivo inizio lavori si dovrà attendere l’approvazione della Commissione Europea. Lo stabilimento sarà costruito e gestito secondo i principi net zero dell’Europa, riducendo al minimo l’impronta di carbonio e l’impatto sull’ambiente.

Il polo potrebbe sorgere nell’area di Novara.

L’investimento di Silicon Box si inserisce a pieno titolo nella strategia europea segnata dal Chips Act e nella strategia italiana per la microelettronica.

In Europa, Silicon Box rappresenta il tassello finora mancante per rafforzare la catena del valore, in quanto primo investimento nell’advanced backend per la produzione di chiplet. In Italia, Silicon Box rafforza ulteriormente il settore in linea con la strategia chips che vede il Paese puntare sul chips design, i nuovi materiali e l’assemblaggio avanzato.

Nuova occupazione

A pieno regime l’investimento potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti, oltre ai posti di lavoro indiretti generati sia per la costruzione della fabbrica sia a regime nel più vasto ecosistema di fornitura e logistica inerente.

Questa operazione di Silicon Box in Italia si inserisce nell’ambito dell’obiettivo dell’Unione Europea di recupero del 20% della capacità produttiva globale di semiconduttori entro il 2030 volto a sostenere una visione di una catena di fornitura globale di chip che sia resiliente e geograficamente equilibrata.

 

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