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Carta del Docente di 500€ in favore dei docenti precari

Gli insegnanti titolari di una supplenza fino al 30 Giugno o 31 Agosto possono ricevere la carta del docente partecipando al ricorso

Redazione Quotidiano Piemontese

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Interno di un'aula scolastica

“La Carta Docente è un diritto anche dei docenti precari”. Queste le parole degli avvocati Salvatore e Andrea Giannattasio a seguito delle tantissime sentenze che negli ultimi due anni hanno riconosciuto il bonus di 500€ anche ai docenti precari con incarichi annuali o fino al termine delle attività didattiche.

I Precedenti in merito alla carta docente

La Legge 107/2015 (c.d. Buona Scuola) nell’introdurre nel sistema scolastico statale “la Carta elettronica del Docente” per il solo per il personale assunto a tempo indeterminato, escludeva di fatto, illegittimamente, i docenti precari dal novero dei beneficiari del bonus di 500€.

Dando seguito all’assunto secondo il quale tale strumento è stato pensato con l’intento “di accrescere la formazione dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali”, è di palmare evidenza che operare un distinguo tra i docenti di ruolo e docenti precari costituisce un’ingiustizia.

Tale discriminazione non è passata inosservata. Difatti sia il Consiglio di Stato che la Suprema Corte di Cassazione, rispettivamente con le Sentenze n. 1842/2022 e n. 29961/2023 hanno riconosciuto anche agli insegnanti non di ruolo il diritto ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui erogati per il tramite della carta docente.

Come è possibile ottenere la Carta Docente?

Purtroppo, come già anticipato, ai docenti precari la legge non riconosce di default la carta per l’aggiornamento professionale del docente, pertanto l’unico strumento per ricevere tale Bonus consiste nella proposizione del ricorso al Giudice del Lavoro. Lo Studio Legale Giustizia Scuola, per il tramite degli avvocati Salvatore Giannattasio e Andrea Giannattasio, che da anni si impegna ad assistere sia il personale docente che il personale ATA, mette a disposizione tutta la propria esperienza per far sì che anche i docenti che abbiano stipulato contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche con l’istituzione scolastica statale possano vedersi riconosciuto il diritto a poter usufruire del bonus di 500€.

Chi può partecipare al ricorso?

Possono partecipare al ricorso carta docente tutti gli insegnanti che negli ultimi 5 anni (quindi a partire dall’anno scolastico 2019/20) abbiano svolto supplenze annuali (31 Agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno). Anche chi ha ottenuto il bonus per l’anno in corso, vale a dire i docenti di ruolo o con contratto al 31 Agosto, può ricorrere per vedersi riconosciuto il bonus di 500 € per il servizio svolto antecedentemente.

Si precisa che i legali di Giustizia Scuola patrocineranno gratuitamente il ricorso volto ad ottenere il beneficio della carta del docente e che l’unico onere economico che incombe sul ricorrente consiste nel pagamento del contributo unificato, il cui importo, in nessun caso, non supera i 49,00 €.

Come si può aderire al ricorso carta docente?

È sempre necessario, previo contatto email o whatsapp dello Studio Legale di Giustizia Scuola, inoltrare la documentazione necessaria per attestare il servizio svolto negli ultimi 5 anni (contratti o stato matricolare). Dopodiché saranno gli Avvocati a fornire tutte le indicazioni per istruire la pratica e infine procedere con l’inoltro del ricorso presso il Tribunale territorialmente competente. Sarà poi il Ministero dell’Istruzione e del Merito, una volta ottenuto il provvedimento del giudice che riconosce il diritto del ricorrente ad ottenere la carta del docente, che provvederà a versare gli importi di 500€ annui sul borsellino elettronico, con le stesse modalità che il Ministero utilizza per il personale docente di ruolo con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

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