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Cronaca

Rivolta nel Carcere di Torino: incendio ed evacuazione nel Padiglione B

Un altro episodio che evidenzia la situazione insostenibile delle carceri piemontesi

Caterina Malanetto

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Carcere torino

TORINO – La sera del 12 aprile, intorno alle 21, un gruppo di cinque o sei detenuti visibilmente ubriachi ha dato inizio a una rivolta nella quarta sezione del padiglione B del carcere di Torino. Utilizzando armi rudimentali, bombolette accese, materassi infiammati, neon distrutti e oggetti vari danneggiati, hanno provocato un incendio.

A causa dell’emergenza, è stato necessario evacuare tutte le quattro sezioni del piano, trasferendo i detenuti nei cortili passeggio per garantire la sicurezza di tutti. Dopo più di tre ore di negoziazioni e grazie all’intervento del personale e di numerose unità di polizia penitenziaria, la situazione è stata gradualmente contenuta, evitando conseguenze ancora più gravi.

Durante l’incidente, tre agenti sono rimasti gravemente intossicati e sono stati trasportati al pronto soccorso. Dopo le cure mediche, sono stati dimessi con una prognosi che varia da 6 a 10 giorni ciascuno.

Leo Beneduci dell’Osapp dichiara: «Il caos e la perdita dei significati e dei necessari risultati nella detenzione scontata, con particolare riferimento alle carceri di Torino  e di Cuneo, sono diventati di tale evidenza e gravità da sconsigliare persino l’allocazione di ulteriori detenuti negli istituti di pena di tale territorio. Altrettanto drammatica e senza rimedio le condizioni di lavoro e i quotidiani rischi del personale di Polizia penitenziaria impegnato, senza organici adeguati, nella nella impari battaglia di contrasto della tossicodipendenza e della malattia mentale interne al sistema nonché nel crescente contrasto con gli interessi delle criminalità organizzate».

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