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Ambiente

Arpa Piemonte pubblica l’anteprima del report “Uno sguardo all’aria 2023”: scopriamo cosa è emerso

Su 12 tipi di inquinanti atmosferici, 9 rientrano nei valori limite

Redazione Quotidiano Piemontese

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Arpa Piemonte, agenzia regionale che si occupa, tra le altre cose, del monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico, ha pubblicato l’anteprima dell’atteso report “Uno sguardo all’aria 2023”, il quale offre una fedele fotografia della qualità dell’aria nella città metropolitana di Torino.

Il documento pubblicato sul sito Internet istituzionale dell’agenzia è presentato come anteprima in quanto i dati sono stati oggetto, ad oggi, soltanto di due livelli di validazione, ovvero quello giornaliero e quello mensile; quando si effettuerà anche il livello di validazione annuale le statistiche potranno dirsi definitive e verrà pubblicata la versione definitiva dell’edizione 2023.

Perché tenere sotto controllo la condizione dell’aria è così importante

L’inquinamento atmosferico è sicuramente uno dei più temuti, di conseguenza è assolutamente importante tenerlo sotto controllo: l’esposizione costante all’aria inquinata, infatti, può causare problemi di salute di varia natura, spaziando dalle semplici irritazioni fino a patologie molto serie che possono rivelarsi, purtroppo, letali.

A contribuire all’inquinamento dell’atmosfera sono svariate tipologie di attività umane: sono sicuramente molto influenti, da questo punto di vista, le industrie, ma anche le semplici attività personali non sono da meno, si pensi all’utilizzo dell’auto oppure all’uso di sistemi di riscaldamento e di condizionamento domestico poco efficienti.

Per rendere migliore la qualità dell’aria, dunque, tutti i cittadini devono fare la loro parte, limitando l’utilizzo di auto e altri veicoli inquinanti, preferendo, quando possibile, il ricorso ai mezzi pubblici, e installando nella propria casa impianti di riscaldamento e di condizionamento appartenenti ad elevate classi energetiche.

Non è affatto vero che per assicurarsi dei buoni dispositivi si debba spendere tanto: su e-commerce specializzati come Emmebistore, infatti, si possono trovare tante offerte di condizionatori e climatizzatori di buone classi energetiche, fermo restando che acquistare dei modelli efficienti rappresenta un vero investimento, dal momento che in questo modo è possibile ridurre in maniera importante i consumi.

I dati del report: su 12 tipi di inquinanti atmosferici, 9 rientrano nei valori limite

Il report “Uno sguardo all’aria” prende in analisi 12 diversi inquinanti atmosferici e, secondo l’anteprima dell’edizione 2023, 9 di essi risultano rientrare nei valori limite.

Per quanto riguarda il PM10, ovvero una delle polveri sottili più temibili, i dati risultano essere in miglioramento rispetto al 2022, ma ci sono degli sforamenti.

La normativa prevede un duplice limite: uno a livello di media annuale, ovvero 40 µg/m3, e uno a livello di superamenti giornalieri, per i quali non deve essere superato per più di 35 volte all’anno il limite di 50 µg/m3.
I valori limiti annui non sono stati superati in nessuna delle stazioni di rilevazione della città, mentre i valori limiti giornalieri sono stati superati per un numero di volte superiore rispetto alla soglia dei 35 giorni in 6 delle 20 stazioni adibite a queste rilevazioni.

Per il PM2.5, altra tipologia di polvere sottile, è stabilito come limite massimo una media annuale di 25 µg/m3, limite che non è stato superato in nessuna delle stazioni cittadine.

Dati positivi anche per il biossido di azoto, per il quale è previsto un valore limite annuo di 40 µg/m3 e un valore limite orario di 200 µg/m3, da non superare per più di 18 volte all’anno: in nessuna delle stazioni si sono riscontrati degli sforamenti, sia per quel che riguarda il valore annuo che il valore orario.

Sono meno positivi i dati riguardanti l’ozono, per il quale sono previsti due diversi limiti: una soglia oraria di informazione di 180 µg/m3 e una media massima giornaliera su 8 ore con una soglia di 120 µg/m3, da non superare per più di 25 giorni per anno civile come media su 3 anni.

Se i superamenti della soglia oraria di informazione sono stati sporadici, i superamenti del valore obiettivo hanno riguardato tutte le stazioni di rilevazione.

I valori sono stati rispettati, invece, per quel che riguarda la presenza di metalli, ovvero arsenico, cadmio, nichel e piombo, e lo stesso per vale il benzene, il cui valore limite, stabilito in una media annuale di 4 µg/m3, non è stato superato in nessuna stazione di rilevazione.

Nessuno sforamento neppure per quel che riguarda il benzopirene, il cui limite è una media annuale inferiore a 1 µg/m3, il biossido di zolfo e il monossido di carbonio.

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