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Cronaca

Lancio della bici ai Murazzi: non ci sono le basi per un esito positivo di un programma rieducativo

“Manca ancora nonostante le scuse pronunciate in udienza, una piena consapevolezza del gesto compiuto e la responsabilità delgi imputati”

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TORINO – Sono state rese note le motivazioni della sentenza che ha portato alla condanna per i tre minorenni responsabili del lancio della bici ai Murazzi che causò gravissime lesioni a Mauro Glorioso, colpito mentre era in coda per entrare in un locale.

Le motivazioni lasciano trasparire un quadro drammatico. Nel testo si legge che la gravità del reato è “accentuata dall’assenza di un movente e quindi dalla totale gratuità di un’azione micidiale. Circostanze che sono indice di malvagità, di assenza di consapevolezza, di disinteresse, di disprezzo della vita”.

Inoltre “manca ancora nonostante le scuse pronunciate in udienza, una piena consapevolezza del gesto compiuto e la responsabilità delgi imputati”. Di conseguenza “non ci sono le basi per un esito positivo di un programma rieducativo” ed è per questo che la messa in prova è stata rifiutata.

Ricordiamo le condanne: 9 anni e 9 mesi per il 17enne, 9 anni e 4 mesi per il 15enne e 6 anni e 8 mesi per la ragazza di 16 anni.

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