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Per Il Giubileo 2025 prevista una ostensione speciale della Sindone: chi potrà vederla

La Sindone è un patrimonio religioso e culturale per l’intera comunità civile torinese e piemontese, e non solo

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TORINO – Quando si nomina la Sacra Sindone sovviene subito l’immagine della passione di Cristo e la sua risurrezione. È segno di fede e speranza nonché patrimonio religioso e culturale per l’intera comunità civile torinese e piemontese, e non solo.

Forte elemento di richiamo di pellegrinaggio e di turismo ricorda monsignor Repole, che in occasione della presentazione delle attività che ci saranno quest’anno per la Festa della Sindone ha parlato del Giubileo del 2025.

La tenda della Sindone, focus sui giovani

“In molti si aspettano che, nell’ambito del Giubileo del 2025, ci sia anche un’ostensione pubblica della Sindone. Ma vorremmo realizzare, a maggio 2025, una proposta diversa. Sfruttando le opportunità del digitale, si offrirà a tutto il mondo l’occasione di un pellegrinaggio alla Sindone attraverso programmi dedicati e collegamenti speciali.

E ci sarà, nel cuore di Torino, una ‘tenda della Sindone’ che, nei giorni della festa, offrirà ai torinesi e ai visitatori l’opportunità di conoscere il Telo, la sua storia e il suo significato”.

Un evento importante che potrà essere visto da un migliaio di persone e che strizza l’occhio in particolare ai giovani cui Repole si rivolge.

“C’è una categoria di persone a cui guardiamo con grande attenzione: i giovani della nostra diocesi, che in questi ultimi mesi hanno partecipato al cammino di catechesi svolto in Duomo e al Santo Volto. Con loro stiamo studiando un momento di incontro particolare, di cui daremo conto via via che si procede nella preparazione”.

L’arcivescovo ha sottolineato che l’impegno della Chiesa torinese per la Sindone va oltre la scadenza giubilare. Si tratta prima di tutto di garantire la qualità della conservazione; e poi di studiare e preparare condizioni migliori di «approccio» alla Sindone in occasione dei grandi pellegrinaggi.

“È un lavoro complesso – ha detto Repole – di cui cominciamo solo ora a gettare le basi. Essendo la Sindone un patrimonio di tutto il nostro territorio continueremo a cercare la collaborazione con le istituzioni della città e della Regione, come accade dal 1998 in poi”.

La serie e i podcast sulla Sindone

Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, di Officina della Comunicazione, hanno presentato la seconda stagione della serie La Sindone di Torino, diretta da Omar Pesenti e la seconda stagione della serie podcast il cui coordinamento editoriale è stato curato da Luigi Tornari, entrambe disponibili in rete e distribuite da diversi network.

I prodotti proseguono il viaggio di approfondimento relativo a vari aspetti storici, scientifici, religiosi e culturali della Sindone, un percorso avvincente che si è avvalso la consulenza scientifica del Centro internazionale di studi sulla Sindone e del prof. Gian Maria Zaccone.

Officina della Comunicazione è la casa di produzione di contenuti multimediali che ha già prodotto contenuti relativi alla Sindone e che da tempo collabora con Enti della Città del Vaticano e i principali network italiani con prodotti di alta qualità per reti televisive e piattaforme digitali.

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