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Sparo di Capodanno: Pozzolo si difende e punta il dito contro il caposcorta di Delmastro

Dopo cinque mesi Emanuele Pozzolo si è presentato in Procura a Biella per essere ascoltato

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BIELLA – Quella del caso Pozzolo è una vicenda che comincia ad assumere i contorni di una telenovela. Dopo cinque mesi dallo sparo che ha ferito alla gamba il trentunenne Luca Campana, genero di un uomo della scorta del sottosegretario Delmastro, a una festa di Capodanno a Rosazza, non si sa ancora con chiarezza chi abbia – davvero – premuto il grilletto.

Da quel momento, la posizione del deputato è pesante: indagato per lesioni colpose, accensioni pericolose e omessa custodia di arma, accusato anche di porto abusivo d’armi e di munizionamento in luogo pubblico. Pozzolo è risultato positivo allo stub testeseguito dal Ris di Parma. Lo stesso Pozzolo che, inizialmente, aveva dichiarato di non essere stato lui a sparare il colpo.

Le accuse di Pozzolo a Morello

È il momento, invece, del rimpallo delle responsabilità e delle accuse reciproche. O forse di una svolta.

Secondo quanto si apprende da Rai News, nel pomeriggio di lunedì 13 maggio l’onorevole di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo si è presentato in Procura a Biella per essere ascoltato dalla procuratrice Teresa Angela Camelio e dalla sostituta Francesca Ranieri. Ad accompagnarlo il suo legale, l’avvocato Andrea Corsaro.

Un interrogatorio atteso da mesi e durato almeno quattro ore. Quanto basta per Pozzolo per negare, ancora, di aver sparato e per puntare invece il dito contro Pablito Morello, il caposcorta di Delmastro. Sarebbe lui, secondo il politico, l’uomo che teneva in mano l’arma quando è partito il colpo.

La replica del caposcorta

Non si è fatta attendere la replica del caposcorta, oggi in pensione, del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Secondo alcune fonti, l’uomo sta pensando di denunciare per calunnia Emanuele Pozzolo. Morello, il più vicino a Pozzolo al momento dello sparo, ha sempre sostenuto di aver toccato la pistola del politico subito dopo il che il colpo era partito, ma per metterla in sicurezza e riporla su una mensola. Ricordiamo che a quella festa di Capodanno erano presenti anche alcuni bambini.

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