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Oltre 150 edifici e 12 tour gratuiti alla settima edizione di Open House Torino, l’1 e il 2 giugno

L’associazione Open House Torino ha presentato il programma della sua settima edizione

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TORINO – La settima edizione di Open House Torino supera se stessa: l’1 e il 2 giugno torna la manifestazione che apre al pubblico quasi 150 luoghi solitamente chiusi, come case, palazzi storici, architetture contemporanee, edifici pubblici, strutture sportive, appartamenti privati, loft realizzati in ex fabbricati industriali, studi professionali, ville in collina e studentati. Inoltre, si potrà partecipare a 12 tour in diversi quartieri della città, il tutto gratuitamente. Open House Torino torna per scoprire, prendere ispirazione, stupirsi, conoscere nuovi luoghi della città e approfondire la conoscenza.

L’associazione Open House Torino ha presentato il programma della sua settima edizione, che si terrà l’1 e 2 giugno 2024, durante la conferenza stampa presso una delle case che aprirà per accogliere il pubblico appassionato di Open House nel fine settimana: Tailor Made Home. L’appartamento, luogo caldo per gli openhouser torinesi con oltre 500 visite nella scorsa edizione, si trova al primo piano di un palazzo degli anni ’40 di via Principe Amedeo angolo Via Roma e si affaccia sul retro del Museo Egizio. Interamente ristrutturato dall’architetto giapponese Shinobu Hashimoto insieme al proprietario con una scrupolosa ricerca di materiali e dettagli, grazie al lavoro di progetto e creazione su misura da parte di artigiani, l’appartamento crea un grande senso di immersione. Sarà visitabile sabato 1 giugno tutto il giorno (ore 10-19) e domenica 2 giugno al mattino (ore 10-14).

Open House 2024: tante case private!

Sin dalla sua prima edizione, Open House Torino è orgogliosa di aprire numerose abitazioni private, l’obiettivo con cui il format Open House è nato negli anni novanta.

Il programma include abitazioni di ogni dimensione e stile, dalle mansarde ristrutturate ad appartamenti di lusso, tutte caratterizzate dalla cura per gli ambienti. Questa è però l’edizione con il maggior numero assoluto di case private, e la maggior parte di queste apre per la prima volta. Partendo dal quartiere Vanchiglia troviamo IMBY House, nata dal recupero di un piccolo biscottificio; Tra la Mole e Superga, dove i progettisti, nonché padroni di casa, stravolgono la pianta della casa a favore di un panorama da invidiare. Spostandosi verso il centro, Casa in Borgo Nuovo, un appartamento in un palazzo signorile di fine Ottocento, svela una ristrutturazione che riscopre un affresco sul soffitto a volta originario. Oltre il Po si nasconde invece Voliera, una villetta indipendente degli anni ’40 che si ritaglia il proprio spazio di vita anche con un piccolo giardino. Casa Dora ha l’affaccio sul ponte Mosca, ed è un progetto di un appartamento in un condominio popolare.

Open House Torino torna in Borgo Filadelfia per svelare Casa MOI(TO), una casa concepita come un percorso tra arte e architettura, con attico che dà sull’ex mercato, e Verde Eleganza con terrazzo panoramico e cura nei materiali, nei colori e nell’illuminazione.

In zona Aurora, Bergamo 7, un intero palazzo in via Bergamo, si presenta come un’installazione urbana, grazie a un disegno “anamorfico” in facciata. All’interno, 11 appartamenti, uno diverso dall’altro.

Riaprono poi l’incantevole Casa Luzi, e non poteva mancare uno degli edifici più amati dal pubblico, come 25 Verde. Le visite di Open House si estendono alla collina con l’eccezionale Casa Y (su prenotazione), una villa contemporanea in cemento e vetro, perfettamente inserita nella natura di Pino Torinese.

Oltre le case c’è di più!

Open House include anche l’architettura per la didattica, come la scuola Fermi in zona Lingotto. Non mancheranno i tesori sconosciuti del Collegio San Giuseppe e del Collegio Sacra Famiglia, che conserva parte di una dimora antica. Due conferme, due strutture che accolgono studenti fuori sede e non, come CX Turin Regina e CX Turin Belfiore.

Open House Torino è anche l’occasione per conoscere piccoli e grandi uffici, spazi di lavoro e ricerca come ELITechGroup New HQ, azienda torinese che si occupa di diagnostica molecolare e ha conosciuto una forte crescita negli ultimi anni. E non solo, i visitatori avranno la possibilità di, quasi, toccare con mano un impianto termico, The Heat Garden, un progetto realizzato da Iren Energia, società del Gruppo Iren, per il nuovo Sistema di accumulo del calore a servizio del teleriscaldamento di Torino. Il progetto, dall’architetto Luciano Pia, unisce aspetti di innovazione all’attenzione alla sostenibilità e al territorio. L’edificio ospita terrazzi e giardini pensili, belli da guardare, abitati da 11mila piantumazioni. E ancora, parchi e giardini disegnati con cura o tour inediti come La Barriera di Porcheddu e La Barriera di Luigi Grassi, entrambi su prenotazione, insieme al tour del cimitero monumentale di Torino – Storia, arte e architettura.

Se la coda vuoi evitare, fuori dal centro dovrai andare

Quest’anno c’è un vero e proprio Open House Torino Nord con un tuffo nelle vie di Borgata Tesso con esempi di architettura contemporanea, interior design e paesaggio e recupero industriale. Tutte novità del programma 2024 come SNOS – Loft 1, la Gipsoteca di via Orvieto, Giachino 66, Trinchieri Loft, mentre si riconfermano Open 011, beeozanam community hub, Torre Monaco. Ultimo, non per importanza, il tour: Barriera di Lanzo Vecchia.

Il sabato pomeriggio oltre la Collina, Chieri, si conferma unito e forte, ma con un’eccezione che presenta due new entry: Accademia Vergnano l’edificio con influenze Liberty nel centro storico e Un abito diverso, una villetta con giardino che vede una ristrutturazione completa con riqualificazione energetica.

Oltre il Po, verso Cavoretto si ha la possibilità di ammirare il Parco Europa e Stazione Ovovia, Memorie con vista su Italia ’61, uno dei punti più belli e panoramici della collina torinese.

Alla scoperta della trasformazioni “in verde” in collaborazione con AIAPP

Associazione Architettura del Paesaggio. Giardini che hanno preso il posto del cemento con coltivazioni aeroponiche alimentate dall’acqua piovana (Open011) parchi al posto di fabbrica (Polo Nord e Peccei) o recuperi di antiche Borgate nel paesaggio agrario (Borgata Mirafiori). Paesaggi che si trasformano per vivere meglio ed essere più resilienti, come ci chiede anche l’Europa.

Itinerari e attività per bambini

Ritornano anche gli itinerari di Borgata Mirafiori, borgata seicentesca nascosta fra i palazzi della periferia sud; Falchera, le Vallette, il Polo Nord e i Canali di Porta Palazzo, dove un tempo scorreva l’acqua del fiume Dora e ora si possono incontrare i resti di alcuni molini oggi ristrutturati. San Donato, un viaggio alla scoperta delle fabbriche di cioccolata e birra, tour nella vecchia barriera di Lanzo tra murales e opifici. Sarà poi possibile percorrere il centro di Torino con il Tour dell’Associazione Tram Storici Torino, a bordo di una vettura storica dei tram. La visita al Viale della Frutta, primo orto collettivo di Torino, sarà la gioia dei bimbi e anche degli adulti.

Grazie all’impegno di volontari e gente che abita vicino, si impara a conoscere le piante da frutta. Per tutti i visitatori di Open House Torino ci sarà una merenda offerta a base di prodotti dell’orto. Anche in questa edizione ci sarà l’attività per i più piccoli agli Orti del Parco Mennea, al termine del tour Viaggio al Polo Nord.

Domenica 2 giugno, ore 11 – Una tana per tutti: esperienza-laboratorio nell’orto per bambini e bambine, adulti e il loro peluche. Indicazione: portare il peluche del cuore! Si aggiungono altri due tour che raccontano quartieri, storie e trasformazioni urbane: Il tour La Barriera di G.A. Porcheddu è dedicato alla figura di Giovanni Antonio Porcheddu, ingegnere sardo, che introdusse il cemento armato in Italia nei primi anni del Novecento. Si parte con i Docks Dora, l’edificio più celebre dell’Impresa Porcheddu.

Il tour La Barriera di Luigi Grassi porta a scoprire il lavoro di un altro innovativo imprenditore edile del Novecento. Tra le due guerre, Grassi è fra i pionieri a introdurre la prefabbricazione con calcestruzzo, come mostrano edifici e case popolari in zona. Entrambi i tour sono su prenotazione.

Chi ci sostiene?

Open House Torino, dalla prima edizione nel 2017, ha aperto gratuitamente le porte di più di 500 luoghi, incontrando una grande partecipazione del pubblico. Questo è stato possibile grazie al costante impegno dell’Associazione Open House Torino e ai tanti che hanno creduto in questo progetto. Open House Torino è reso possibile grazie alla generosità dei proprietari che aprono le loro case e i loro spazi, e ai circa 600 volontari coinvolti tramite le associazioni Giovani per Torino, Senior Civic, Volo2006 e SI2010.

Il main partner di quest’anno è A.M.I.C. costruzioni, fondata nel 2003 da Costinel Popescu. Iniziò ad operare come ditta individuale per impianti elettrici. Nel 2006 vinse un appalto importante, diventando una SRL. Nel 2011 si espanse nel settore edilizio grazie all’Arch. Alexandru Popescu. Oggi, A.M.I.C. ha una squadra operativa che gestisce lavori di edilizia civile, dalle strutture in cemento armato alle finiture come decorazioni e posa del parquet.

Nel programma della settima edizione di Open House Torino, A.M.I.C., oltre a essere main partner, sarà presente anche con i lavori di ristrutturazione eseguiti su due appartamenti. Il primo, Bluplex, è un monolocale affacciato sull’interno cortile, che si presenta con un soppalco dal colore blu in contrasto con il bianco del resto della casa, creando un ambiente rilassante. Sarà visitabile sabato 1 giugno, tutto il giorno (ore 10-19). Bligny – Palazzo Ricardi di Netro, una completa ristrutturazione del piano nobile dalle volte antiche, dove un volume di pareti traslucide in policarbonato crea spazi fluidi e luminosi. Visitabile sabato 1 giugno, ore 10-19.

Graditi ritorni: C’era una volta, Materica e Domvs.

“Ho sempre apprezzato lo spirito di questa festa cittadina, che ogni anno smentisce lo stereotipo di Torino come città grigia e dei torinesi come comunità chiusa. Abbiamo partecipato fin dalla prima edizione del 2017, mancando solo una delle sette edizioni di Open House Torino. Prima come architetto progettista, poi come proprietario di casa, e ora come titolare dell’impresa “main sponsor”, è un piacere continuare a sostenere questa manifestazione. La A.M.I.C. è stata sempre presente, realizzando le architetture che abbiamo presentato alla città. Con passione per le costruzioni, abbiamo lavorato per mettere in opera i progetti, divertendoci a risolvere i dettagli insieme ai progettisti con l’obiettivo comune di produrre buona architettura. Quest’anno, quindi, siamo doppiamente felici di diventare sostenitori attivi e protagonisti di questo splendido evento della comunità torinese.” Arch. Alexandru Popescu, titolare di A.M.I.C. Costruzioni

Per il quarto anno consecutivo, Traiano Luce è official sponsor dell’evento. Dal 1982 Traiano Luce 73 ha come obiettivo di non è essere esclusivamente un negozio di illuminazione, bensì un punto di riferimento per chi cerca una luce di qualità. Le soluzioni di Traiano Luce abbracciano luoghi con diverse vocazioni: dagli spazi dedicati all’ospitalità, come Agorà, alle abitazioni private, come Tailor Made Home. Anche interventi del Sermig – Arsenale della Pace.

L’evento vede inoltre la collaborazione di Banca Territori del Monviso, nuova denominazione di Bcc Casalgrasso e Sant’Albano Stura, storica sostenitrice di Open House Torino, e dell’azienda SINOPIA sas, società fondata nel 1993 e specializzata in prodotti per il restauro di mobili, affreschi, dipinti, opere d’arte, decorazione e ristrutturazione.

Partner per la grafica è lo studio di communication design Bellissimo, e per l’ufficio stampa comunicArch, specializzato nella comunicazione di architettura.

Partner tecnologico per la web app di Open House Torino è Synesthesia, digital experience company con sede a Torino.

Con questa edizione di Open House Torino prende avvio anche la collaborazione con Play with Food – La scena del cibo, che per la sua tredicesima edizione (dal 29 settembre al 6 ottobre prossimi) vedrà alcune location del programma di Open House fare da palcoscenico per alcuni degli eventi del festival.

Cosa è Open House Torino?

Open House Torino è un evento pubblico totalmente gratuito, pensato per permettere di visitare case, palazzi e luoghi di interesse, abitualmente non accessibili, e scoprire così la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano. Per un fine settimana allʼanno dà la possibilità di visitare edifici storici, moderni o contemporanei, appartamenti privati, uffici, spazi verdi o sociali, eccellenze in città, strutture recuperate. Formata nel 2017 da un gruppo di architetti e appassionati della città. L’associazione Open House Torino fa parte del network Open House Worldwide, organizzazione internazionale con sede centrale a Londra e sedi indipendenti in Europa, America, Medio Oriente e Australia. Le aperture vengono organizzate in oltre 50 città in tutto il mondo, tra cui, in Italia, anche Roma e Milano e Napoli.

Presidente: Luca Ballarini
Segretario Generale: Chiara Bertetti
Tesoriere: Edoardo Bergamin
Soci: Alessandra Aires, Andrea Alessio, Ilaria Ariolfo, Giulia Badella, Davide Barreri, Luca Begheldo, Cristiana Chiorino, Laura Milan, Marco Minari.
Supporto all’organizzazione: Carolina Barbero, Carola Bortesi, Gaia Falletti, Elsabiet Zerai

Come funziona?

Registrazione
La maggior parte degli spazi sarà infatti visitabile liberamente, con accesso in ordine di arrivo negli orari di apertura. Per le visite sarà necessario essere registrati attraverso il sito Open House Torino (a partire dal 21 di maggio). I visitatori riceveranno QR personale da esibire ai nostri volontari all’ingresso di ogni luogo. Inoltre, all’interno del vostro profilo potrete collegare altre 2 persone, per facilitare il “check-in” all’ingresso dei luoghi.
Prenotazione
Sempre attraverso questo account, dal 28 maggio alle ore 21 sarà poi possibile effettuare le proprie prenotazioni (per i luoghi che lo rendono necessario, sono solo 10). Quest’anno i luoghi visitabili solo su prenotazione saranno soltanto 10 (La casa tra gli alberi, Sinagoga, Campanile Santa Zita (Nostra Signora del Suffragio), Ristorante del Cambio, The Heat Garden, ELITechGroup New HQ, Casa Martini – Martini&Rossi, Casa Y, Abbazia di Pulcherada, Un abito diverso) a cui si aggiungono 3 tour (La Barriera di Porcheddu, La Barriera di Luigi Grassi e Tour del cimitero monumentale di Torino – Storia, arte e architettura).

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