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Voto fuorisede anche a Torino: i giovani la pensano diversamente

Le statistiche nazionali rivelano tendenze opposte rispetto ai risultati effettivi delle elezioni, portando AVS al 40,3%

Caterina Malanetto

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PIEMONTE – In queste elezioni europee, gli studenti fuorisede hanno avuto la possibilità di votare per le liste della propria circoscrizione territoriale di origine, senza dover necessariamente rientrare nel comune di residenza. Una novità che ha avuto un forte impatto anche sugli studenti in Piemonte, soprattutto nel capoluogo: circa il 38% della popolazione studentesca torinese può essere definita fuorisede, di cui il 33% proveniente da un’altra regione italiana.

L’iniziativa è stata nel complesso efficace, anche se non sono mancate le difficoltà nell’avviare le pratiche. Forse per questo motivo (e anche a causa del procedimento burocratico da effettuare) solo 1.800 studenti su 40mila hanno espresso il loro voto in seggi speciali allestiti nei principali capoluoghi di provincia piemontesi.

Classifiche ribaltate per gli studenti fuorisede in Italia

I voti più giovani hanno rivelato una tendenza diametralmente opposta a quella nazionale, portando Alleanza Verdi-Sinistra al primo posto con il 40,3% dei voti.

Il Partito Democratico si è posizionato al secondo posto con il 25,47% dei voti, seguito dal partito di Carlo Calenda, che pur ottenendo il 10,21% dei voti fuorisede, non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 4%.

È interessante notare che Fratelli d’Italia, pur essendo il partito più votato complessivamente in Italia, si è posizionato solo al sesto posto tra gli studenti fuorisede, con il 3,37% dei voti. Anche Forza Italia ha ottenuto un risultato modesto, con il 2,33%, seguito dalla Lega con lo 0,53%.

Una statistica che ha molto da dire sulle posizioni partitiche dei più giovani e sull’età media di affluenza ai seggi.

Non sono mancate difficoltà e ostacoli

Alcuni studenti hanno segnalato problemi nell’avviare le procedure di voto da fuorisede dovuti alla mancanza di comunicazione tra i comuni di residenza e di domicilio.

Inoltre, sono emerse alcune criticità riguardanti l’invio dell’attestazione di ammissione al voto, con alcuni studenti che non hanno ricevuto l’email necessaria per confermare la possibilità di votare nel capoluogo piemontese. Non sono mancati anche casi in cui alcuni elenchi elettorali presentavano errori o omissioni, come l’assenza di alcune regioni, che sono state aggiunte manualmente in seguito.

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