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Società

Guerre e paci è il tema di Biennale Democrazia 2024

L’evento torna a Torino da mercoledì 26 a domenica 30 marzo 2025

Gabriele Farina

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TORINO – Il conflitto, il “tutti contro tutti”, la violenza nelle sue molteplici forme e la guerra, alla luce della persistente minaccia di scontri interni alle società democratiche e dell’attuale scenario di crescente tensione globale sono alcuni dei temi della nona edizione di Biennale Democrazia, dal titolo “Guerre e Paci”, che torna a Torino da mercoledì 26 a domenica 30 marzo 2025, con un ricco programma che anche quest’anno coinvolge i giovani e le scuole, dall’infanzia alla secondaria, grazie al progetto Torino Futura.

Al centro del dibattito sarà la democrazia, intesa anche come tecnica di convivenza pacifica tra individui, nazioni, specie. Se il conflitto e il dissenso sono connaturati al carattere plurale delle nostre società, le istituzioni democratiche devono recuperare la loro funzione di mediazione e di risoluzione pacifica delle controversie. Tutto ciò, però, è possibile solo in un contesto di pace, da intendere non come il frutto della presunta bontà dell’essere umano, ma piuttosto come il risultato di equilibri precari spinti dalla necessità di trovare accordi che salvaguardino la sopravvivenza dei singoli, degli Stati, del pianeta.

Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del ’900, l’Università di Torino e il Politecnico di Torino. Sin dai suoi esordi, Biennale Democrazia si svolge sotto il patrocinio dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gode del sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e da numerosi altri partner, tra i quali Reale Mutua, Smat, Camera di Commercio.

Le attività per i giovani e le scuole

Sin dalla sua prima edizione, nel 2009, Biennale Democrazia ha sviluppato un rapporto privilegiato con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con il progetto Torino Futura, promosso e coordinato dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili della Città di Torino, e il coinvolgimento di alcune importanti realtà culturali, ha permesso in questa nona edizione di rinnovare e rinforzare uno dei tratti distintivi di Biennale Democrazia: l’impegno nella formazione delle future cittadine e cittadini.

Anche quest’anno, infatti, le attività preparatorie per Biennale Democrazia coinvolgeranno le scuole di ogni ordine e grado. Un totale di 160 classi, per le quali saranno realizzati:

– 3 percorsi per le scuole primarie, in collaborazione con ACMOS APS, Fondazione TRG, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea;

– 5 percorsi per le scuole secondarie di primo grado, in collaborazione con ACMOS APS, Fondazione TRG, Guitare Actuelle, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano;

– 4 percorsi per le scuole secondarie di secondo grado: tre dei quali – a cura dei formatori di Biennale Democrazia – si svilupperanno seguendo i temi della manifestazione: uno sarà incentrato sui conflitti interpersonali, sulle relazioni e sui corpi; un secondo esplorerà le forme del conflitto sociale, delle mobilitazioni e del lavoro; il terzo indagherà gli effetti dei conflitti climatici, l’attivazione civica e le diseguaglianze prodotte dal Climate change. Un ulteriore percorso, in collaborazione con CCO-Crisi come Opportunità, sarà centrato sui temi della violenza interpersonale (vedi schedi dedicata);

– 1 percorso per i CPIA, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, a cura dei formatori di Biennale Democrazia, in collaborazione con Polo del ’900;

Con la nona edizione, Biennale Democrazia compie un passo ulteriore, aprendosi per la prima volta anche alle scuole dell’infanzia, cui saranno rivolti laboratori specifici, pensati in collaborazione con Fondazione TRG.

Le iniziative di Democrazia Futura sono possibili grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, alla collaborazione con ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, che pubblicherà i percorsi formativi sul catalogo Crescere in Città per l’a.s. 2024/2025, agli enti partner ACMOS APS, CCO-Crisi come Opportunità, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione TRG, Guitare Actuelle, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Polo del ’900.

Anche nel corso della manifestazione, il programma di Democrazia Futura sarà ricco di iniziative pubbliche per giovani e scuole: le classi coinvolte nei percorsi formativi saranno invitate a partecipare agli eventi e, come di consueto, a tutte le scuole sarà garantita la possibilità di prenotare in anticipo e gratuitamente i posti in sala. Grazie al Campus di Democrazia Futura, si riconferma inoltre l’opportunità per duecento giovani provenienti da tutta Italia di vivere da protagonisti gli incontri del programma.

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