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Adolescenti ed emozioni: a Torino nasce “aMare”, il progetto che parla ai giovani di affettività e sessualità

L’iniziativa si rivolge agli adolescenti tra i 15 e i 19 anni, iscritti alle scuole superiori o agli enti di formazione professionale del territorio metropolitano

Gabriele Farina

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TORINO – Parlare ai ragazzi e alle ragazze di emozioni, relazioni e desiderio, nei luoghi in cui vivono ogni giorno e con strumenti pensati per coinvolgerli davvero. È questo l’obiettivo di “aMare: navigare tra affettività e sessualità”, il nuovo progetto della Città metropolitana di Torino, finanziato dalla Fondazione CRT attraverso il Bando Erogazioni Ordinarie 2024.

L’iniziativa si rivolge agli adolescenti tra i 15 e i 19 anni, iscritti alle scuole superiori o agli enti di formazione professionale del territorio metropolitano, con l’ambizione di offrire loro spazi di riflessione e confronto su temi delicati come l’amore, il corpo, il rispetto dell’altro e la scoperta di sé. Non a caso, il progetto si inserisce nell’ambito delle Politiche giovanili, delle Pari opportunità e del contrasto alle discriminazioni.

“Con aMare vogliamo offrire ai giovani un’occasione concreta per riflettere su emozioni, legami e relazioni, senza filtri né moralismi” spiega Caterina Greco, consigliera metropolitana con delega alle Politiche giovanili. “Questo progetto parla il loro linguaggio, entra nelle classi e stimola il confronto, usando creatività e partecipazione”.

Un percorso educativo tra creatività, confronto e simboli

Il cuore di “aMare” sarà un percorso strutturato in più tappe: un incontro introduttivo e uno finale (entrambi nell’Auditorium della Città metropolitana), accompagnati da fino a sei interventi nelle scuole e negli enti di formazione. Le attività saranno progettate e condotte da un soggetto esterno selezionato tramite avviso pubblico – già online – che avrà anche il compito di scegliere le scuole coinvolte, assicurando una copertura equilibrata tra centro e periferia.

I contenuti? Saranno pensati per essere accessibili e coinvolgenti: giochi, attività interattive, esercizi corporei, discussioni tra pari. L’obiettivo è favorire il dialogo tra generi, abbattere stereotipi e stimolare la consapevolezza affettiva in modo positivo e partecipativo.
Alla fine del percorso, ogni gruppo realizzerà un elaborato artistico, grafico, testuale o multimediale, destinato a diventare uno strumento di testimonianza e sensibilizzazione. In ogni scuola partecipante sarà inoltre piantato un alloro nei giardini scolastici, in omaggio al mito di Apollo e Dafne: un gesto simbolico che richiama il desiderio, la trasformazione e soprattutto il rispetto.

Coinvolgimento attivo e misurazione dell’impatto

Il progetto non dimentica l’importanza della valutazione dell’efficacia: tutti i partecipanti compileranno un questionario prima e dopo le attività, per rilevare il cambiamento nelle conoscenze e nelle percezioni. Anche docenti e formatori saranno coinvolti nella raccolta dei feedback.

Sono inoltre previsti materiali promozionali ecosostenibili – come volantini e gadget personalizzati con il logo di “aMare” – per lasciare un ricordo tangibile dell’esperienza.
Candidature aperte fino al 14 luglio

Le organizzazioni interessate a realizzare il progetto possono candidarsi entro le ore 12.00 del 14 luglio 2025 rispondendo all’avviso pubblico pubblicato dalla Città metropolitana.

Un’iniziativa che, nelle parole della consigliera Greco, punta a educare senza giudicare, parlando ai ragazzi di ciò che spesso gli adulti faticano ad affrontare: sentimenti, relazioni, rispetto e consapevolezza.

Le informazioni complete e la modulistica per partecipare sono sul sito della Città metropolitana di Torino.

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