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Piemonte, polo europeo dei semiconduttori: in arrivo aziende da Singapore

Il Piemonte si candida a diventare hub europeo per la produzione di semiconduttori. In arrivo delegazioni da Singapore, mentre Novara ospiterà lo stabilimento di Silicon Box da 3,2 miliardi.

Luca Vercellin

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TORINO –  Il Piemonte si candida ufficialmente a diventare uno dei principali poli europei per la produzione di semiconduttori, grazie a una strategia regionale che unisce investimenti internazionali, collaborazione istituzionale e una chiara visione industriale.

La prossima tappa sarà a metà luglio, con l’arrivo a Torino di una delegazione di aziende tecnologiche da Singapore. Si tratta di circa dieci imprese attive nei settori dell’innovazione e dell’alta tecnologia, alcune delle quali operano direttamente nel campo dei microchip. A fine luglio è inoltre previsto l’arrivo di una seconda azienda singaporiana, attiva nella produzione di impianti per il trattamento delle acque utilizzate nei processi di fabbricazione dei semiconduttori.

A catalizzare l’attenzione è soprattutto il progetto di Silicon Box, la startup di Singapore che ha scelto Novara per costruire un nuovo impianto da 3,2 miliardi di euro, con 1.600 posti di lavoro previsti. L’inizio dei lavori è fissato per il 2026, con produzione operativa nel 2028. L’azienda è specializzata nella produzione di chiplet, elementi modulari che rappresentano l’evoluzione più flessibile e avanzata dei microchip tradizionali.

Questo investimento rappresenta il fulcro attorno a cui la Regione Piemonte sta costruendo un distretto dei semiconduttori, sul modello delle filiere automotive. L’obiettivo: creare un ecosistema in cui ogni fase – dalla progettazione alla produzione, fino all’assemblaggio – sia integrata e sinergica.

Anche sul fronte europeo, il Piemonte si muove da protagonista. Nei giorni scorsi si è tenuta a Bruxelles la seconda assemblea dell’Esra (European Semiconductor Regions Alliance), che ha riunito 36 territori Ue per coordinare politiche comuni. Il Piemonte, che assumerà la presidenza dell’alleanza nel 2025, è stato riconosciuto come punto di riferimento strategico.

Nel suo intervento, il presidente Alberto Cirio ha definito i semiconduttori come “la benzina dell’intelligenza artificiale”, sottolineando l’importanza di una governance europea coesa, supportata dal Chips Act, che prevede 43 miliardi di euro per aumentare la quota europea di produzione mondiale dal 10% al 20% entro il 2030.

Il documento conclusivo dell’assemblea sottolinea il ruolo centrale delle regioni nella creazione di filiere locali capaci di attrarre investimenti globali. E il Piemonte, con infrastrutture pronte, università, know-how industriale e legami internazionali, è sempre più pronto a raccogliere la sfida.

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