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CronacaTorino

Torino, donna rischia di morire asfissiata in auto per una fuga di CO₂

Le bombole, destinate all’uso domestico per la gasatura dell’acqua, avrebbero saturato l’ambiente, privandolo progressivamente di ossigeno

Gabriele Farina

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TORINO – Un malore improvviso, il veicolo che inizia a sbandare pericolosamente e l’intervento provvidenziale dei Carabinieri: tragedia sfiorata oggi, lunedì 7 luglio, nel primo pomeriggio, in via Onorato Vigliani a Torino. Una donna di circa quarant’anni ha rischiato di morire asfissiata all’interno della propria auto a causa di una fuga di anidride carbonica.

Erano da poco passate le 15 quando una pattuglia del nucleo radiomobile dei Carabinieri, di passaggio all’altezza dell’incrocio con via Carso, ha notato l’auto procedere a zigzag. I militari hanno prontamente fermato il mezzo e si sono trovati davanti una scena allarmante: la conducente era priva di sensi.

Senza perdere tempo, hanno infranto i finestrini per estrarre la donna e prestarle i primi soccorsi, rianimandola in attesa dell’arrivo dei sanitari del 118. Secondo le prime ricostruzioni, la causa del malore sarebbe stata la fuoriuscita di anidride carbonica da alcune bombole presenti all’interno dell’abitacolo. Le bombole, destinate all’uso domestico per la gasatura dell’acqua, avrebbero saturato l’ambiente, privandolo progressivamente di ossigeno.

Grazie alla prontezza dei Carabinieri, la donna è stata salvata appena in tempo e trasportata d’urgenza all’ospedale Molinette per accertamenti. Fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita, anche se i medici stanno valutando eventuali conseguenze legate all’ipossia.

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