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Ecco cosa fa la Valle d’Aosta con i 233 mila euro ricavati dalle richieste immotivate dell’elisoccorso in montagna

In Valle d’Aosta, se un escursionista chiama l’elisoccorso in modo inappropriato o immotivato (e sono due cose diverse) deve rimborsare alla Regione il costo del volo. Si paga fino a 3.5 mila euro

Sandro Marotta

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VALLE D’AOSTA – L’Unità sanitaria locale della Valle d’Aosta ha incassato, in tutto il 2024, 233 mila euro derivati dalle chiamate immotivate dell’elisoccorso e userà la maggior parte di questi fondi per pagare i medici in servizio. La Regione Valle d’Aosta infatti ha una delibera che stabilisce che “nel caso in cui la chiamata risulti immotivata, l’importo dell’intervento è posto ad integrale carico del/i destinatario/i dell’intervento stesso”, ovvero dell’escursionista.

C’è anche un altro caso in cui si rischia di pagare per aver chiamato ed è la chiamata inappropriata. Si verifica quando “il medico intervenuto non riscontri motivazioni sanitarie a giustificazione della chiamata, oppure il destinatario dell’intervento rifiuti l’accesso/ricovero in ospedale indicato dal sanitario o rifiuti la visita dello stesso”. Qui si paga fino a un massimo di 3,5 mila euro a seconda del tempo di volo dell’elicottero (in media 100 euro al minuto).

I soldi ricavati dalla Valle d’Aosta, come accennato sopra, andranno spesi nel pagamento degli stipendi dei medici (194 mila euro), alla formazione del personale (35 mila euro) e i restanti 4 mila per le attrezzature.

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