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L’US Alessandria è tornata: la lunga rincorsa verso il professionismo passa ora dal campionato di Eccellenza
La storica e gloriosa società piemontese ha vissuto brutti momenti negli ultimi anni, ma oggi i tifosi possono guardare al futuro con fiducia

ALESSANDRIA – “A suma turna chi”. È stata, ancora una volta, un’estate di grandi cambiamenti per i tifosi dell’Alessandria. Le inquietudini non sono mancate, ancora una volta. Ma questa volta – a differenza di quanto accaduto due estati fa, quando era da poco subentrato Enea Benedetto a Luca Di Masi – il cambio di proprietà non solo ha spazzato via quel poco di preoccupazione che si stava cominciando a creare dopo che l’ex presidente Rocco Dinisi aveva tenuto sulla corda l’ambiente, tra attesa di nuovi investitori e passaggi burocratici, ma è avvenuto anche in una piazza più fiduciosa e unita, come raramente è avvenuto negli ultimi anni. Nemmeno nella stagione 21/22 in Serie B.
La ripartenza dal basso
Paradossale se vogliamo, dal momento che mai i tifosi “grigi” si erano trovati a dover ripartire da una categoria così in basso: il campionato di Promozione. Mentre la vecchia US Alessandria 1912 si avviava al fallimento, infatti, la già esistente e storica società dilettantistica Asca (del tutto indipendente dall’Alessandria Calcio e appena promossa in Promozione), sotto la guida di Dinisi, si è presa l’onere e l’onore di raccoglierne il testimone. Mutando il nome in ASD Forza e Coraggio Alessandria, etichetta che volutamente ricalca la prima denominazione della principale squadra del capoluogo, nata nel 1912.
Tra scettici ed entusiasti, molti tifosi hanno seguito la squadra nella scorsa stagione, capendo lo sforzo che la società stava facendo per avviare un processo di ricostituzione dell’Alessandria Calcio e della sua storia. Il campionato 2024/25 per la squadra basso-piemontese è stato pressoché perfetto, con un primo posto finale – guadagnato già con 90 minuti di anticipo – festeggiato con i tifosi nello stadio di casa, il “Moccagatta”, in un’atmosfera che pareva sicuramente quella di una squadra di categoria superiore.

Un’immagine dei festeggiamenti al Moccagatta dopo la partita con la Gaviese, che ha chiuso il campionato di Promozione
Tutto l’anno, d’altronde, il numero di tifosi al seguito dei Grigi era stato decisamente inconsueto per la Promozione, con il record di 4189 persone sugli spalti nel sentitissimo derby casalingo contro il Casale.
Il marchio è tornato a casa
Dopo la vittoria del campionato e la promozione in Eccellenza, i passi successivi dovevano essere l’acquisizione del ramo d’azienda della US Alessandria (dichiarata ufficialmente fallita nell’ottobre del 2024) e l’acquisto del marchio e dei cimeli della vecchia società. Sullo sfondo, l’attesa per nuovi investitori “chiamati” dal presidente Dinisi già nei mesi precedenti, per esempio durante il programma online “Casa Grigi” condotto da Alessandro Venticinque nel febbraio scorso. Le speranze sono diventate realtà il 6 giugno scorso: la FC Alessandria ha acquistato il marchio e i trofei all’asta. Il nome della società è tornato finalmente a essere US Alessandria Calcio. Sul fronte dell’arrivo di nuovi investitori, l’imprenditore Antonio Barani – fondatore di “Renergia”, società specializzata nelle energie rinnovabili – ha rilevato la rinata Alessandria il 1° agosto, diventandone il nuovo presidente. L’Alessandria è così definitivamente e ufficialmente tornata, con una base economica più adatta a continuare quella scalata verso il professionismo che è l’obiettivo dichiarato.
Iniziata la stagione: le prime uscite e gli obiettivi
La stagione sportiva 2025/26, intanto, ha preso il via. Costruita una rosa competitiva, partendo da diversi elementi di spessore già presenti in rosa, quali almeno Grandoni, Pellegrini e Cesaretti, e aggiungendo altri interpreti anche provenienti da categorie superiori, il ritorno in campo dell’US Alessandria è avvenuto pochi giorni fa in Coppa Italia Eccellenza. Avversario, la Luese Cristo, l’altra formazione della città iscritta al campionato di Eccellenza, con cui è andata in scena un doppio derby che ha premiato i grigi, dopo il pari per 0 a 0 all’andata e la vittoria 2 a 1 al ritorno, giocato domenica 31 agosto.
Questa che è appena iniziata è la settimana che porterà invece all’esordio in campionato, atteso domenica alle 15.30 al “Mocca” contro il Cuneo. Il campionato inizia con elevate ambizioni: parlare di promozione in serie D non è evidentemente un tabù in quel di Alessandria, sponda grigia, visto che lo stesso presidente Barani ai microfoni di La Stampa a inizio agosto non si era tirato indietro, dichiarando che: «gli obiettivi sportivi inutile sottolinearli sono quelli di vincere, di passare in serie D», pur precisando che i traguardi sul campo devono andare di pari passo «con gli obiettivi societari».
Il girone B di Eccellenza Piemonte sarà molto combattuto, e per i grigi non sarà semplice raggiungere l’obiettivo, considerando il fatto che, in fin dei conti, sono una neopromossa e le avversarie saranno agguerrite. Lo stesso Cuneo, primo avversario, l’annata scorsa ha chiuso il campionato di Eccellenza al quarto posto, in zona playoff. Di sicuro, l’Alessandria gode di un palmarés non comune in queste categorie: alle spalle ha 21 campionati di Serie B (l’ultimo appunto meno di 4 anni fa) e 13 di Serie A, e la maggior parte del suo passato si è svolto tra i professionisti, con l’ultima stagione tra i “pro” nel 2023/24. Ecco spiegato perché il rientro nel professionismo è percepito dalla piazza più come un’ossessione che non come una speranza. Nulla nel calcio è scontato, ma intanto la strada è tracciata: i grigi stanno risalendo, e quest’anno si apre un nuovo capitolo della loro storia.
Foto di copertina: crediti US Alessandria
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