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Trovati due esemplari di calabrone asiatico in Val Borbera: serve collaborazione per limitarne la diffusione
L’insetto costituisce un pericolo per la biodiversità, per l’apicoltura e per l’uomo

ROCCHETTA LIGURE – Si alza l’attenzione verso l’invasiva Vespa velutina in Piemonte. Durante i controlli dei giorni scorsi effettuati dall’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese in Val Borbera, sono stati rinvenuti due esemplari di questa specie, comunemente chiamata anche calabrone dalle zampe gialle o calabrone asiatico. Il ritrovamento è avvenuto in località Pagliaro, nel comune di Rocchetta Ligure (AL), in trappole distanti circa 500 m l’una dall’altra.
Le operazioni per collocare le trappole in Val Borbera erano state effettuate a giugno nell’ambito del programma di monitoraggio e contrasto della Vespa velutina attivato dall’Ente, grazie alla collaborazione di BeeLab dell’Università di Torino e ai tecnici dell’Associazione Produttori Miele Piemonte. Fino al 19 agosto non era stata segnalata alcuna presenza del calabrone dalle zampe gialle, motivo per cui il ritrovamento assume particolare rilevanza. Dopo il ritrovamento, sono state installate nuove trappole e sono state eseguiti tracciamenti e osservazioni delle possibili traiettorie di volo di eventuali altri esemplari. Sono state posizionate anche nuove trappole.
I pericoli portati dalla proliferazione
La Vespa velutina è un calabrone alieno invasivo, di origini asiatiche, presente in Italia dal 2012 e diffuso in particolare in Liguria e in Toscana. Dal 2013 è presente anche in provincia di Cuneo e dal 2023 in provincia di Torino. È un predatore di vari insetti tra cui le api ed è in grado di costruire colonie di grandi dimensioni anche in aree urbane. Di fatto quindi, rappresenta un pericolo per la biodiversità, l’apicoltura e può diventare anche una fonte d’allarme per i cittadini.
Già a maggio BeeLab – gruppo di ricerca che studia il comportamento degli insetti impollinatori selvatici e non – avvisava che «se non appropriatamente contenuta ed eradicata quando possibile, la diffusione di questa specie avverrà in modo esponenziale sul territorio».
Collaborazione attiva
L’Ente di gestione sottolinea quanto sia importante la collaborazione della cittadinanza per l’attività di contrasto dell’insetto, segnalando eventuali avvistamenti di Vespa velutina ai tecnici di Aspromiele o al personale delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, in modo da organizzare interventi tempestivi per il monitoraggio, la ricerca e neutralizzazione dei nidi.
Le segnalazioni possono essere effettuate ai seguenti recapiti tecnici apistici Aspromiele:
– Tagliabue Michele: +39 345 0374925
– Bassi Eleonora: +39 348 0916284
guardiaparco Aree Protette Appennino Piemontese
– Mara Calvini: +39 331 1364473 – mara.calvini@areeprotetteappenninopiemontese.it
Foto del ritrovamento scattata da Iolanda Russo
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