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Torino, identificati centinaia di partecipanti agli scontri: allarme su gruppi violenti

Il Comune condanna ogni estremismo e punta a isolare le frange violente

Alessia Serlenga

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TORINO – Dopo gli scontri avvenuti nei giorni scorsi durante alcune manifestazioni a Torino, sono state identificate centinaia di persone coinvolte negli episodi di violenza. È quanto emerso da una riunione straordinaria del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, convocata in Prefettura.

Secondo quanto comunicato dal Comune, dietro le tensioni ci sarebbe una collaborazione tra gruppi anarchici e antagonisti, che stanno cercando di reclutare giovani, soprattutto dalle periferie. Le forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale sono in allerta su questo fenomeno, che rischia di alimentare nuove situazioni di disagio e violenza.

La Città di Torino ha espresso una condanna chiara sia contro gli attacchi di Hamas che contro le azioni del governo israeliano considerate fuori dalle regole internazionali. Il Comune ha ribadito la sua posizione a favore della pace e del dialogo tra i popoli, sostenendo la linea “due popoli, due Stati”.

Le istituzioni torinesi hanno anche voluto ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro svolto e assicurare che saranno destinate risorse comunali per riparare i danni causati dai recenti episodi. Tuttavia, per farlo, sarà necessario rivedere alcuni capitoli di spesa del bilancio cittadino.

Per quanto riguarda l’edificio di Askatasuna, occupato da anni, il Comune ha confermato l’intenzione di recuperarlo come bene pubblico, spiegando che l’obiettivo è riportarlo alla legalità.

In vista del corteo del 7 ottobre, si continua a lavorare per garantire sicurezza e ordine pubblico, con l’intento di permettere a chi vuole manifestare in modo pacifico di farlo, ma tenendo lontane le frange violente.

Infine, il Comune ha preso le distanze da gesti individuali, come l’esposizione della bandiera palestinese dal balcone di Palazzo Civico da parte di alcuni consiglieri, precisando che le uniche bandiere ufficiali della città sono quelle già esposte.

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