SaluteTorino
Molinette, lunghe attese per le terapie per pazienti oncologici ed ematalogici
Il sindacato Nursing Up lamenta anche le condizioni difficili del personale

TORINO – Situazione insopportabile per i referenti del sindacato Nursing Up Piemonte-Valle d’Aosta. Da due giorni, i pazienti oncologici ed ematologici del day hospital delle Molinette sono costretti ad attendere ore prima di ricevere la somministrazione delle terapie. «Non si tratterebbe di ritardi legati alla somministrazione vera e propria – spiegano i sindacalisti – ma di tempi di attesa causati dal mancato arrivo delle terapie, che dipendono a loro volta da ritardi nella preparazione da parte della farmacia ospedaliera». All’origine del problema, sembrerebbe esserci lo spostamento del laboratorio addetto alla preparazione delle terapie nella nuova struttura. «Al posto di una maggiore efficienza, stiamo assistendo a un rallentamento delle procedure – aggiungono – con attese che possono superare le 3 ore anche per pazienti in condizioni di estrema fragilità. Va detto che il servizio della farmacia ospedaliera deputato all’allestimento dei farmaci citostatici, lamenta carenza di personale a fronte di sempre maggiori richieste e la riorganizzazione ha esacerbato problemi già esistenti. Il personale è costretto a trattenersi ben oltre il proprio orario di servizio, in media due o tre ore in più, perché non può certo abbandonare pazienti con in corso la terapia. Questo accade da due giorni consecutivi, ed è inaccettabile».
Personale e pazienti alle prese anche con il caldo
A rendere ancora più pesante la situazione è il contesto climatico, dal momento che le temperature di questi giorni sono molto elevate e «gli impianti di raffreddamento dell’aria non funzionano correttamente. I pazienti attendono in condizioni estreme e lo stesso personale sanitario, già sottoposto a turni estenuanti e a uno stress costante, lavora in ambienti surriscaldati, con indumenti non adatti alla stagione estiva. Il personale sanitario, spesso con più di 50 anni e non di rado affetto da patologie cardiovascolari, rischia il collasso». Il Nursing Up Piemonte-Valle d’Aosta «chiede con urgenza un intervento da parte della direzione della Città della salute e delle autorità sanitarie competenti».
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