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La petizione ‘antiG’ vola sul web: in casa Pdl parte la caccia ai vertici regionali

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Questa mattina ha toccato quota 100: ci sono le firme di operai, pensionati, impiegati e imprenditori. Addirittura un “contractor” e un “testimone di Geova”. La petizione online degli antiG (Ghigo&Ghiglia) è il tema del giorno nel centrodestra torinese dopo la batosta elettorale del Pdl alle ultime comunali: 18,28%, 73197 voti, il risultato più basso dalla nascita del Popolo della Libertà fondato nel marzo del 2009 da Berlusconi e Fini. La conta interna è partita da Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale: ideatori dell’iniziativa online (e primi firmatari) i consiglieri Gian Luca Vignale e Roberto Boniperti.

I NUMERI. In termini di voti la disfatta del Popolo della Libertà è sotto gli occhi di tutti. Alle Comunali del 2006 (Buttiglione sindaco) Forza Italia prese il 14,61% (56319 voti), An l’8,49 % (32724): totale 23,1%. Alle Politiche del 2008, alla Camera, il Pdl raggiunse il 31,57% (167556 voti); alle Europee del 2009 il 28,79% (124405) e alle Regionali dell’anno scorso il 21,78% (78755 voti). Ora si è arrivati a un risicato 18%, e considerato che Michele Coppola (pidiellino anche lui) ha personalmente toccato quota 27,30% (la coalizione si è fermata al 26,84%) è chiaro che in queste elezioni il problema principale del centrodestra sotto la Mole non sia stato il candidato (che ha aggiunto a La Stampa di “aver messo in conto le divisioni interne al Pdl già prima delle elezioni”).

LA PETIZIONE. “Non aspettiamo la morte del Pdl: la leadership di Ghigo e Ghiglia noi la mettiamo in discussione!”. Non usano mezzi termini i “rinnovatori azzurri” e puntano direttamente il dito contro la coppia G: “Vogliamo un Pdl che porti i valori del centrodestra e che sappia parlare con le persone”. E ancora: parlano di un “nuovo Popolo della Libertà”, e non si capisce se le voci che circolano sulla nascita di un nuovo gruppo a Palazzo Lascaris possano essere confermate sotto la maschera di un fumoso “rinnovamento”. Certo è che nel pomeriggio di giovedì la petizione ha raggiunto quota 125, continuando a crescere continuamente.

Tra i primi firmatari, dicevamo, anche il novarese Roberto Boniperti: proprio lui che a Trecate ha presentato una lista alternativa al Pdl ufficiale che ha sconfitto i berluscones andando al ballottaggio con quella di centrosinistra. Un altro campanello d’allarme per la coppia G. E le parole di Vignale non fanno che rinfocolare gli animi: “So già che mi accuseranno di non aver aspettato la fine dei ballottaggi, ma non credo che una polemica di questo tipo possa portare via voti. Anzi al massimo li riguadagna visto come ci siamo comportati in posti con Carmagnola, Pinerolo, Trecate (guardacaso, ndr) e così via dove abbiamo presentato come minimo due liste”. Già nei giorni scorsi critiche alla gestione Ghigo erano venute dal neo sottosegretario all’Agricoltura Roberto Rosso (ex Fi, ex Fli) che aveva criticato i modi e i tempi della scelta di Coppola come candidato e dall’europarlamentare Vito Bonsignore. Senza dimenticare le critiche della presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino, altra acerrima nemica dei vertici Pdl.

LE RISPOSTE DELLA COPPIA G. “Trovo gravissimo attaccare il partito mentre siamo tutti impegnati in ballottaggi molto delicati – si difende l’ex An Ghiglia – certo non si può dire che il Pdl a Torino sia andato bene, nessuno è soddisfatto, ma tutti sono d’accordo nel riconoscere che è quello che ha perso meno al Nord. Poi da che pulpito vengono le critiche: da uno come Vignale che non è riuscito nemmeno a far eleggere un suo uomo in consiglio comunale”. Più duro Ghigo: “Vignale manca di onestà intellettuale: dovrebbe solo dir grazie a quei vertici che ora attacca e che gli hanno permesso di sedere a Palazzo Lascaris attraverso le dimissioni degli assessori”. Insomma, tu quoque, Gian Luca? Per lunedì Ghigo ha convocato una riunione dei vertici regionali del partito: si accettano scommesse.

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