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Il Pdl Piemonte arranca sul web: ecco il vuoto informatico dei ‘maestri della comunicazione’

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D’accordo che il centrodestra nostrano (almeno quello di matrice berlusconiana) ha sempre tratto la sua forza mediatica dalla televisione. Va bene che dopo la doppia scoppola amministrative-referendum si è aperto un dibattito tra addetti ai lavori sull’effettivo peso del web nell’intricata psicologia politica degli italiani. Ma mettetevi nei panni di un normalissimo (magari un po’ nerd) 21enne elettore piemontese del Pdl: immaginate che si svegli una mattina e ascolti distrattamente al Tgr la notizia di un presunto “scandalo sanità”. Facciamo finta che abbia voglia di conoscere come il suo partito si difenda dalle accuse, come il “suo” governo regionale abbia reagito e come intendano difendersi i diretti interessati. Ce lo vedete a scendere di corsa all’edicola per comprare La Stampa o Repubblica? È più probabile che invece di sentire il suo affanno giù per le scale, sentirete un semplicissimo click.

Una rapida letture alle versioni online (quelle sì) dei succitati quotidiani cartacei, un bacio alla morosa via Facebook, una controllatina alla posta e un impellente bisogno di sapere se i leader del suo partito – a parte le scarne dichiarazioni riportate dai giornali – abbiano o no rilasciato qualche comunicato sullo scandalo, scritto qualche post, due parole sui social network, o che so io un orgoglioso cinguettio di difesa dall’assalto delle toghe rosse torinesi. Ma il panorama che gli si para innanzi è desolante. In effetti, se Daniele Capezzone invita i destrorsi a non avere “paura di internet nonostante i teppisti telematici” (sic!), un motivo ci sarà: perchè se si prendessero ad esempio i politici piemontesi, la paura si trasformerebbe in terrore puro.

Prendiamo come modello (per non infierire sulla “povera” Caterina Ferrero) i siti del Pdl Piemonte, di Agostino Ghiglia e di Barbara Bonino. È uso comune iniziare una gustosa cena dagli antipasti, per poi mano a mano salire fino al dolce, apoteosi conclusiva del piacere culinario: stavolta però iniziare dalla fine (cioè dalla perla di questo straordinario web targato centrodestra) è d’obbligo.

Il sito del Pdl Piemonte (badate bene: l’indirizzo rimane forzaitaliapiemonte.it, per non disturbare i nostalgici del berlusconismo vintage) è infatti un capolavoro finora ineguagliato. Sopra uno sfondo nuvoloso (di quelle nuvole paradisiache, mai piovose) in stile Lavazza si staglia una ricchissima pagina web: news, video da You Tube, un numero verde per chi si fosse traumatizzato dopo il passaggio da Fi al Pdl, la lista degli impegni mantenuti (dal governo centrale), il sondaggio, il faccione di Ghigo. Non manca niente, a parte il fatto che sembra di visitare un museo di archeologia: l’ultima notizia risale al 24 novembre 2010 (sul bilancio regionale), l’ultimo video al giugno 2009 (presentazione candidati alle amministrative) e il sondaggio è una pagina bianca come le nuvole. Per non parlare del fantastico e insuperabile dazibao del senatore Ghigo: “Lo scambio di idee è facilitato dalle nuove tecnologie, l’uso di internet va oltre la funzione di vetrina per divenire sostanza: è questo l’obiettivo che ci poniamo con il restyling del sito di Forza Italia-Pdl”. Quando si dice essere al passo coi tempi.

Maggiori soddisfazioni dà Agostino Ghiglia, con un sito quantomento aggiornato (non spessissimo, ma aggiornato) dove riusciamo a conoscere la sua idea sul referendum, sulla Tav, sulla giunta del neosindaco Fassino. Certo, è un sito esteticamente brutto, che sa di vecchio: ma è sicuramente un notevole passo avanti nel preistorico approccio al web del centrodestra piemontese. Passo che torna immediatamente indietro con un balzo non appena si giunge al sito della sorridente Barbara Bonino: a parte la sfilza ossessiva di slogan che scorrono in homepage (su tutti lo spassoso “Sanità: efficienza e riduzione delle liste d’attesa”), l’ultima news inserita dall’assessore regionale ai Trasporti è del 7 febbraio 2011 e l’ultimo video del 26 marzo 2010 (sull’aeroporto di Caselle). E allora viene spontaneo, quando si legge l’ennesimo slogan boniniano “Tante cose da fare, una parola sola”, rispondere: aggiornare.

Va meglio, molto meglio, con il sito del gruppo consiliare del Pdl in Regione: aggiornamenti, link e rassegna stampa. Troppo poco comunque per un partito che aspira a governare Torino. Dovranno riflettere su quest’arretratezza, i vertici del Pdl Piemonte, se vorranno davvero pensare di riconquistare un giorno la città: non è un caso se la rivolta antiG (Ghigo & Ghiglia) sia partita dal web. E non è casuale nemmeno che sul web sia iniziata – anche a livello nazionale – una discussione sulla stessa leadership di Silvio Berlusconi.

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