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Cultura

Il Piemonte è tutto un set. E alla Festa del cinema di Roma tre film girati in regione

Davide Mazzocco

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Dopo l’anteprima di ieri con il duetto Penelope Cruz-Sergio Castellitto, comincia quest’oggi la sesta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La Film Commission Torino Piemonte sarà presente con ben tre produzioni realizzate grazie al suo sostegno: I primi della lista, L’industriale e Ho visto cose. I primi della lista è l’opera prima del regista italo-londinese Roan Johnson, racconta un episodio surreale ma quanto mai vero della vita di Pino Masi, cantautore italiano fondatore del “Canzoniere Pisano” e autore di canzoni militanti come “La ballata del Pinelli”, sullo sfondo delle manifestazioni studentesche del ‘68. Interpretato da Claudio Santamaria, Francesco Turbanti e Paolo Cioni, questi ultimi al loro debutto nel cinema, il film è stato girato tra Torino e la Val di Susa per sei settimane; dopo la presentazione il 30 ottobre alla Festa del Cinema di Roma negli Eventi speciali, uscirà l’11 novembre distribuito da Cinecittà Luce. L’industriale è l’ultimo film di Giuliano Montaldo, uno dei “senatori” del nostro cinema. Girato in una Torino nebbiosa e notturna è interpretato da Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini. Ho visto cose il documentario il documentario di Chiara Pacilli e Maurizio Tedesco propone uno sguardo inedito sulla Torino magica attraverso le testimonianze di artisti, filosofi, antropologi e scienziati; prodotto dalla Baires Produzioni con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund, il film è in calendario nella sezione Festival in Città e vede l’amichevole partecipazione di Carolina Crescentini e Davide Dileo, alias Boosta dei Subsonica. Questi tre lavori rientrano tra le circa 650 produzioni (lungometraggi, fiction tv, soap opera, cortometraggi, documentari, spot pubblicitari e videoclip) che Film Commission Torino Piemonte ha sostenuto dal 2001 ad oggi, un arco temporale di quasi undici anni durante i quali gli investimenti sul territorio piemontese hanno superato i 300 milioni di euro.

Ma mentre a Roma si sfilerà sul red carpet a Torino si lavora (e si lavorerà) sodo. Nei mesi di ottobre e novembre sono ben cinque i lungometraggi con location a Torino e in regione. Fra qualche giorno Penelope Cruz arriverà insieme a Emile Hirsch per ultimare le riprese di Venuto al mondo, film diretto da Sergio Castellitto e tratto dall’omonimo romanzo di Margareth Mazzantini. Cast di respiro internazionale anche per il debutto nella fiction per l’(ex?) documentarista Alina Marazzi: nel suo Baby Blues accanto a due talenti assoluti come Filippo Timi e Valerio Binasco c’è Charlotte Rampling. Le riprese di Pulce non c’è, esordio alla regia di Giuseppe Bonito tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice torinese Gaia Rayneri, si sono concluse da qualche giorno. Nel cast Pippo Delbono, Marina Massironi e Piera Degli Esposti. Nelle scorse settimane il regista Lucio Pellegrini ha iniziato in Piemonte le riprese di È nata una star, film tratto dall’omonimo libro di Nick Hornby e interpretato da Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo. Anche Silvio Soldini è al lavoro nella nostra regione con Il comandante e la cicogna che allinea un poker d’attori di altissimo livello: Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Alba Rohrwacher e Luca Zingaretti. Dopo aver fatto il pieno di premi agli ultimi David di Donatello con Noi credevamo, la Fctp conferma, dunque, il suo ruolo di punto di riferimento della produzione nazionale: dopo la capitale e Cinecittà il Piemonte è il set preferito dai registi italiani.

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