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Zoom rinuncia al progetto per il Parco Michelotti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Marcia indietro: Zoom rinuncia al progetto per prendersi cura di riallestire l’intera zona di parco Michelotti. Dopo mesi di stallo, infatti, ieri sera è stato firmato l’accordo perché, spiega l’amministratore delegato di Zoom, Gian Luigi Casetta, “siamo giunti alla conclusione, insieme al Comune, che non esistono più i presupposti imprenditoriali per la stipula della convenzione” a causa di  “difficoltà non sormontabili”.

Il progetto prevedeva l’impegno di Zoom a riqualificare il tratto di sponda abbandonato da decenni, a fare manutenzione del patrimonio arboreo e delle aree verdi, a garantire l’accesso libero al percorso pedonale lungo il fiume e a più di metà dell’area, a realizzare un’area giochi.

I motivi

I problemi legati al passo indietro di Zoom sono, innanzitutto di carattere economico. L’impatto ambientale (e i relativi costi) del bioparco, infatti, erano a carico di Zoom: una spesa troppo alta che Zoom non poteva accollarsi. Inoltre con un relativo allungamento dei tempi.

Poi c’è la questione delle associazioni animaliste che, contrarie all’apertura di “Zoom city”, hanno presentato un ricorso al Tar (respinto a dicembre ma ripresentato in Appello).

Infine lo spazio da bonificare è  in stato di degrado e senza elettricità anche a causa della presenza di alcuni senzatetto.

“Riapriremo al più presto la vecchia area giochi per i bimbi – ha spiegato Alberto Unia, assessore all’Ambiente della città – e inizieremo a progettare il futuro del parco per restituirlo ai cittadini”.

 

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