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Ambiente

Il fotovoltaico di terza generazione si sperimenta a Settimo

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ il primo prototipo di fotovoltaico di terza generazione che al posto del silicio usa dei coloranti a base di frutta. È stato presentato questa mattina e tra sei mesi sarà installato sulle vetrate di un edificio pubblico nel comune di Settimo Torinese. L’innovazione nel settore della produzione di energia pulita è nata dalla Cyanine Technologies, una ‘start-up’ dell’Universtità di Torino ora acquisita al 56% da Pianeta, società del Comune di Settimo Torinese. Tante le applicazioni: nell’edilizia, ma anche all’interno degli ambienti grazie alla capacità del pannello di “energizzare” anche in presenza di luce diffusa e non diretta.

Oltre all’arrendamento i pannelli colorati di Cyanine, rossi, verdi, azzurri e gialli, posso esseri applicati su tettucci delle macchine, o, attraverso particolari applicazioni, anche su tessuti per

ricaricare cellulare o computer. Tra un anno il prodotto sarà sul mercato, prima di allora servono soldi e convinzioni: “Il gruppo Kinexia – ha spiegato Aldo Corgiat, sindaco di Settimo Torinese –

società quotata alla Borsa di Milano che opera nel settore delle energie rinnovabili, ha in animo di investire nello sviluppo del progetto di fotovoltaico organico presentato oggi, ma nei prossimi giorni cercheremo il sostegno delle istituzioni, delle imprese e anche dei cittadini”.

I nuovi pannelli hanno una vita media di 15 anni e, a differenza di quelli al silicio non richiedono

trattamenti particolari per lo smaltimento. Hanno un rendimento di 40 Watt al metro quadrato con la luce solare e di 25 Watt con luce diffusa.

“Il loro utilizzo – ha spiegato Giuseppe Caputo, direttore scientifico di Cyanine Technologie – non è alternativo ai pannelli fotovoltaici tradizionali, ma si adatta meglio ad alcuni tipi di applicazioni”.

La resa energetica di questo materiale è infatti del 6-7% per metro quadrato di pannello, più bassa rispetto al 18-20% a cui arrivano i pannelli tradizionali, ma la possibilità di usarli “al chiuso” offre potenzialità fino a ora inedite.

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