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Cultura

Bebo Storti indaga sui misteri di tangentopoli

Davide Mazzocco

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Siamo in piena tangentopoli e due ispettori indagano su tre suicidi eccellenti di quel periodo: Sergio Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni, Gabriele Cagliari, presidente dell’Eni, e Raul Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell’Eni. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari, Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Hanno tutti e tre un forte legame con L’Eni: è solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all’improvviso diventa inaffidabile? Suicidi? lo spettacolo diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, nasce dall’adattamento del libro 3 suicidi eccellenti di Mario Almerighi e va in scena in prima regionale al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese. La rappresentazione non vuole dare presuntuosamente la soluzione a questi quesiti, ma insinuare nello spettatore il dubbio che questi suicidi possano forse essere anche degli omicidi. Il tutto senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Bebo Storti e Fabrizio Coniglio sono due cittadini normali che, giocando a fare gli ispettori, rievocano nel pubblico le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le perizie, le autopsie. Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti, dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia, lo stesso Almerighi.

Lo spettacolo getta sale sulla ferita di tangentopoli che – a quasi vent’anni di distanza – sembra non essersi ancora rimarginata. Riattraversare quel periodo con le tre vicende di questi uomini di potere è anche un modo per capire che cosa è il nostro Paese oggi e cosa continuerà ad essere negli anni, se questo “sistema” non verrà smantellato.

Musicista jazz, attore drammatico e comico, Bebo Storti ha conosciuto la popolarità televisiva con una galleria di personaggi capaci di virare al grottesco gli stereotipi della contemporaneità (dal leghista allo scrittore pulp) nelle trasmissioni Su la testa e Scatafascio di Paolo Rossi, Cielito Lindo e Mai dire goal; dalle sue bizzarre invenzioni sono stati tratti diversi libri comici editi da Baldini & Castoldi. Fra i protagonisti del film d’esordio del premio Oscar Gabriele Salvatores, Kamikazen – Ultima notte a Milano, Storti ha continuato a collaborare col regista per Nirvana e Amnèsia, dedicandosi, nell’ultimo decennio, soprattutto al teatro.

Al termine tarallucci e vino con artisti e pubblico. Apertura cassa teatro un’ora prima dello spettacolo. Per informazioni:   www.santibriganti.it

 

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