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Cronaca

Ancora niente accordo sugli immigrati. Rinviato due volte incontro Governo-Regioni

Franco Borgogno

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Tra annunci di accordi, smentite, dichiarazioni di ogni genere (via tutti gli immigrati ad eccezione dei profughi; siamo ospitali in quanto cristiani ed emirgranti; paghiamo la Tunisia e siamo già d’accordo sui rientri; li rimandiamo indietro a forza; facciamo le tendopoli; ricorriamo al permesso temporaneo, così possono andarsene in giro per l’Europa e non dobbiamo tenerli noi: tutte queste dichiarazioni discordanti solo per stare a quelle degli ultimi 3-4 giorni) da parte del Governo, è stata rinviata due volte la riunione con Regioni ed enti locali per discutere la soluzione al problema dell’emergenza umanitaria legata all’immigrazione dai Paesi del nord Africa. Prima era in programma per ieri alle 12,30 a Palazzo Chigi. Poi, ovviamente, visto che il Ministro Maroni era tornato a Tunisi per continuare la trattativa, è stata rinviata alla mattinata di domani, mercoledì. Quindi è stata rinviata alle 18 di oggi, mercoledì, sempre a Palazzo Chigi. In questo incontro si dovrebbe affrontare l’ormai famosa questione delle tendopoli (rifiutate da tutti) o centri di permanenza temporanea, che in Piemonte dovrebbero essere più di uno.

Intanto, si accentuano anche le tensioni nella maggioranza, tra Lega e Pdl, sulla questione.

Nell’ennesimo vertice Berlusconi-Lega (il che la dice lunga sui rapporti tra i partiti: solo il presidente del Consiglio tratta ormai con gli ‘alleati’), il premier ha ottenuto l’assenso all’ipotesi di concessione di permessi temporanei, come ipotizzato nei giorni scorsi dalla commissaria europea Cecilia Wallstrom, quale atto che renderebbe più semplice la ‘condivisione’ tra Paesi europei (con il permesso possono circolare all’interno dell’area Schengen), visto che gli stessi immigrati vorrebbero andarsene verso Francia e Germania.

 

 

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