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Cultura

Alle Fonderie Limone la Trilogia degli occhiali di Emma Dante

Davide Mazzocco

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Testo, regia, costumi e scene (insieme a Carmine Maringola), in Trilogia degli occhiali il timone è tutto quanto nelle mani di Emma Dante. Lo spettacolo in scena alle Fonderie Limone da martedì 3 a domenica 8 maggio è prodotto da Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Stabile di Napoli, CRT Centro di Ricerca per il Teatro con il sostegno di Théâtre du Rond Point – Paris. La trilogia degli occhiali, è un’opera composta da Acquasanta, Il castello della Zisa e Ballarini, spettacoli indipendenti, ma indissolubilmente «legati da temi di marginalità: povertà, vecchiaia e malattia». Nel primo lavoro «un uomo – scrive Emma Dante – si ancora sul palcoscenico, a prua di una nave immaginaria. Esperto nel manovrare gli ingranaggi che muovono la simulazione della prua, ‘o Spicchiato si salva dalla finta burrasca che mette in scena per rievocare i ricordi della sua vita di mezzo mozzo. Sopra la sua testa pende il tempo del ricordo, una trentina di contaminati ticchettìano inesorabili. Poi suonano e tutto tace. Il mare smette di respirare e ‘o Spicchiato rivive l’attimo orribile dell’abbandono. Un giorno la nave è salpata senza di lui, a tradimento, lasciandolo solo, povero e pazzo sul molo di un paese straniero». Nel secondo capitolo dal titolo Il castello della Zisa si racconta la stasi, la malattia di un uomo autistico, Nicola, strappato a quindici anni dalle braccia della zia disoccupata e portato in un Istituto dove due suore laiche si prenderanno cura di lui. Ma se all’inizio mostra un apparente interesse relazionale verso le due donne, la tendenza all’isolamento e alla chiusura diventeranno più forti e consistenti fino a mutare in una vera e propria indifferenza emotiva. In Ballarini una coppia di vecchietti danza il secolo passato, accompagnati da una colonna sonora che ripercorre la loro vita e la loro storia d’amore «dai giorni nostri con la voce di Jovanotti per arrivare agli anni Venti con quella di Vittorio De Sica che canta Parlami d’amore Mariù».

Biglietto: 22 euro. Le recite si svolgeranno con i seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato, ore 20,45; giovedì, ore 19,30; domenica, ore 15,30.

 

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