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Ex Bertone: Fiom e Fim-Cisl uniti contro il ‘no al voto’ di Uilm, Fismic e Ugl

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Alla ex Bertone non si trova pace: ieri a sorpresa è arrivata la presa di posizione dei delegati Uilm, Fismic e Ugl che con 6 voti contro 3 hanno sostenuto che a fabbrica chiusa non si elegge nessun delegato. Quindi con ogni probabilità non si voterà mai più, perché la fabbrica riaprirà da gennaio 2012 quando con il nuovo accordo i rappresentanti dei lavoratori non saranno eletti direttamente dai colleghi, ma nominati dai sindacati. Intanto a Torino questa mattina sotto la sede torinese della Cisl una quarantina di sindacati di base si sono riuniti per protestare in occasione dell’anniversario dello statuto dei lavoratori. Nel corso del presidio i manifestanti hanno scandito duri slogan contro il sindacato confederale.

LA RABBIA DELLA FIOM. ”Uilm, Fismic e Ugl, forse preferendo una posizione di rendita garantita dall’azienda, non ritengono di dover sottoporre a verifica i loro comportamenti. Per noi, delegati Fiom, tutto questo è inaccettabile: impedire le elezioni delle Rsu lasciando i lavoratori per lunghissimo periodo senza rappresentanza è un atto ostile verso i lavoratori stessi ed è privo di qualsiasi motivazione”. Così i delegati dimissionari della ex Bertone in una lettera aperta distribuita questa mattina in occasione di un convegno su lavoro, fabbrica e diritti organizzato da Magistratura democratica.

Intanto, in occasione del convegno, una delegazione di Rsu Fiom ha incontrato il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina e il leader della Fim, Giuseppe Farina. ”Nei colloqui – ha raccontato al termine Pino Viola, Rsu Fiom – abbiamo ribadito che quanto è stato fatto ieri è un atto grave e sottolineato la necessità sia di una legge sulla rappresentanza sia del fatto che i lavoratori abbiano un riconoscimento del proprio voto, perchè un referendum non lo si può fare solo se lo vuole l’impresa”. Infine, Giacomo Zulianello ha fatto sapere che martedì 24 maggio nel pomeriggio sarà convocata una riunione di tutti i lavoratori della ex Bertone per valutare le iniziative da intraprendere.

LA PROTESTA CONTRO LA CISL. “Un atto vile e ostile alla democrazia”. Così il leader della Fim, Giuseppe Farina ha commentato la manifestazione svoltasi questa mattina sotto la sede torinese della Cisl dove una quarantina di sindacati di base si sono riuniti per protestare, in occasione dell’anniversario dello statuto dei lavoratori. Nel corso del presidio i manifestanti hanno scandito slogan contro il sindacato confederale. “Prendersela con i sindacati che difendono gli interessi dei lavoratori – ha detto Farina – è un segno di decadimento della qualità della politica. C’è un degrado che è pericoloso e preoccupante, per questo credo che il sindacato confederale dovrebbe con maggior nettezza prendere le distanze da questi episodi”.

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