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Parco Dora: i cittadini di Dora Spina Tre chiedono di essere coinvolti

Redazione Quotidiano Piemontese

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Parco DoraA Torino si sta concludendo una delle maggiori trasformazioni urbane della città: quella della zona del Parco Dora. Una enorme area industriale sta mutandosi in un parco che ingloba ricordi del passato industriale della città. Sul territorio locale esiste il Comitato Parco Dora, nato e gestito da un accordo tra la Città di Torino, le Circoscrizioni 4 e 5, i costruttori privati, la Curia Metropolitana e rappresentanti dei cittadini. Il Comitato lavora per promuovere e sostenere programmi di sviluppo locale, rafforzare il tessuto urbano, accompagnare le trasformazioni in atto.
La Fotogallery del Parco Dora


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Il Comitato di cittadini Dora Spina Tre nella mattinata di sabato 28 maggio ha organizzato una passeggiata per raccogliere le opinioni e le proposte dei residenti a poche settimane dall’inaugurazione di alcuni lotti del Parco Dora. Il comitato ha rilevato

delle difficoltà di fruizione del Parco da parte delle persone disabili o con difficoltà motorie: gli ascensori per la passerella erano inagibili e il passaggio tra le varie zone del Parco pericoloso, a causa dei lavori ancora in corso e della mancanza di marciapiedi.

Si presentano inoltre vari problemi di sicurezza, ad esempio in area Ingest l’accesso possibile alle vasche arrugginite e la mancanza di delimitazioni tra l’area verde e la via Nole, e in area Vitali la possibilità di salire lungo le alte scale interne al capannone, le gabbie attorno ai pilastri dove possono finire i palloni, i rivoletti d’acqua a raso senza cordoli.

In generale mancano o sono carenti: aree riservate ai cani, cestini per i rifiuti, servizi igienici, fontanelle, pulizia delle acque stagnanti. Il tutto per mantenere nel tempo un ambiente decoroso. Mancano aree per la socialità, che non siano le rade panchine, spesso in pieno sole, le poche e piccole aree gioco per bambini e i campetti tracciati a terra sotto il capannone di corso Mortara. Sarebbe utile un patio coperto nel prato vicino all’orto concluso.

Non basta inaugurare i parchi, bisogna gestirli giorno dopo giorno. E’ necessario coinvolgere i residenti, come promesso, nella definizione delle strutture del Parco, quelle dei lotti già inaugurati e quelle dei lotti ancora da aprire al pubblico, perché il Parco Dora non sia un esercizio creato da pochi a tavolino ma un’area veramente utilizzabile e godibile da tutte le persone.

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