Seguici su

Alessandria

Teatro di Alessandria, il ‘piano industriale’ non va ancora in scena. A rischio i posti di lavoro

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

“Incertezza totale”. E “preoccupazione per il futuro: la paura non è più quella di essere stati esposti per lungo tempo al pericolo dell’amianto, ma anche di perdere il posto di lavoro”. Ennesimo, forte, grido di allarme dei dipendenti e di Cgil, Cisl e Uil sulla situazione del Teatro regionale alessandrino, chiuso da ottobre da quando, cioè, è stata riscontrata la presenza di fibre di amianto nelle sale, nei locali e negli altri spazi del ‘Comunale’. A fine aprile il Prefetto Francesco Paolo Castaldo aveva sospeso il tavolo di crisi dopo la comunicazione del sindaco Piercarlo Fabbio che, “preso atto del piano industriale, sarebbero stati garantiti tutti i posti di lavoro”. Anche i nove dei dipendenti con contratto a tempo determinato, i primi cinque in scadenza il 31 maggio. Ma, come scrivono i sindacati, “la Fondazione Tra non è stata ancora in grado di presentare alcun piano industriale, perché non sono stati approvati il bilancio consultivo 2010 e quello preventivo 2011. E non sono stati illustrati ulteriori progressi per gli interventi di bonifica dall’amianto e quali misure sono state concretamente pianificate dal tavolo tecnico coordinato dalla presidente Elvira Mancuso”.

Dunque “un preoccupante nulla di fatto”.

Non arrivano certo segnali rassicuranti dalla risposta della presidente. “Il bilancio consuntivo 2010 non è stato approvato perché i consiglieri Andrea Foco e Roberto Livraghi e i membri del Collegio sindacale hanno chiesto certificazioni dei bilanci dei comuni di Alessandria e Valenza”. Secondo Mancuso “non è stato possibile discutere piano industriale e bilancio preventivo, illustrato anche dal direttore artistico Gabriele Vacis”. E per la bonifica “gli uffici Tra sono ancora in attesa del progetto preliminare da parte dell’ingegnere incaricato”.

Ma i due consiglieri Foco e Livraghi non ci stanno. “Il piano industriale non è stato discusso, perché non è stato presentato da nessuno”. E i sindacati, tra lunedì e martedì, chiederanno al Prefetto di riaprire il tavolo di crisi.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese