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Il Cardinal Massaia di Asti protagonista di un libro fotografico

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un libro fotografico sull’ospedale astigiano “Cardinal Massaia” e una visione poetica che vuol sottolineare  come l’ospedale non sempre sia solo luogo di sofferenza. Di giorno registra circa 5mila passaggi, mentre la notte “è come se tutto, all’improvviso, si svuotasse e rallentasse, per lasciare uno spazio più democratico al tempo, al fluire più disteso e riposato dei pensieri”. Così il Cardinal Massaia viene vissuto da Emiliano Cribari, regista cinematografico e fotografo fiorentino, che sul “silenzio materno” dell’ospedale di notte vorrebbe realizzare un libro, dopo aver filmati parti comuni e reparti.

Il volume s’intitolerà “Ospedale Cardinal Massaia fotografie di notte”. Una selezione di immagini è già in visione sul sito internet dell’Asl astigiana (www.asl.at.it), che ha collaborato al progetto.

“La lunga notte in cui aspettai che mio figlio nascesse – racconta Cribari – rubai a questo incantevole disegno di forme e di luci, il Cardinal Massaia, la gioia di sentirmi libero: camminavo assorto, mi guardavo intorno, e avvertivo quel senso felpato di riposo che richiama inconsciamente l’infanzia, il candore muto di certi indecifrabili momenti di dolcezza. È stato proprio allora – il 18 febbraio 2010 – che ho pensato di provare a raccontare fotograficamente questo sottile e profondo senso d’attesa, questa molle attitudine alla bellezza che l’ospedale sprigionava. Ho scelto di farlo servendomi di un obiettivo soltanto (un 12-24mm, per “giocare” con le linee cadenti) e stando molto attento a non intaccare la realtà che si era presentata casualmente al mio sguardo: durante gli scatti ho lasciato tutto così com’era, cercando di restituire ai singoli fotogrammi la poesia pura del momento”.

L’obiettivo di Cribari si è soffermato quasi esclusivamente sugli ambienti, liberati dal vocio e dal movimento dell’attività umana, restituendo immagini d’atmosfera. In futuro, forse, una mostra fotografica al Massaia, già parte di una scenografia del 2009 del lungometraggio “Autodafé”, scritto, diretto e prodotto da Cribari, che tra i protagonisti principali aveva scelto gli astigiani Fabrizio Rizzolo e Cristina Fassio.

 

Nella foto: Emiliano Cribari

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