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Cultura

Presentata la stagione 2011-2012 della Fondazione Tpe. Sul palcoscenico del Teatro Astra sfila l’Europa

Davide Mazzocco

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Le difficoltà della crisi che ha investito il settore culturale nelle ultime stagioni non smorzano l’entusiasmo e l’intraprendenza in chi crede che il teatro, proprio grazie alla sua irriproducibilità, possa sopravvivere con nuovi slanci creativi alla difficile contingenza economica. Nel panorama torinese l’exploit più confortante è stato quello del Teatro Astra che, con il cartellone 2010-2011 allestito dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa, ha addirittura raddoppiato gli spettatori rispetto alla stagione precedente. L’exploit è stato ricordato questa mattina, al quarto piano del teatro di via Rosolino Pilo 6 a Torino, durante la conferenza stampa di presentazione della prossima stagione teatrale. Il direttore Beppe Navello ha sottolineato come la grande e (piacevolmente) inattesa affluenza di spettatori abbia più volte messo in difficoltà lo staff costringendo ad aggiungere repliche e addirittura sedie a ridosso del palco (come per Orson Welles’ roast di Giuseppe Battiston). Ed è per questo che in futuro verrà fatto un investimento per aggiungere altri cinquanta posti a quelli già esistenti.

«Per la prima volta – ha spiegato Navello – in cartellone non ci sarà uno spettacolo con la mia regia. Questo perché abbiamo preferito privilegiare le sinergie con altre compagni, in Italia o all’estero, piuttosto che dedicarci alla produzione». Grandi artisti di fama e giovani promettenti, titoli immortali e opere contemporanee proseguiranno l’interessante progetto della Fondazione Tpe che con spirito veramente europeo ha saputo valorizzare il meticciato con altre forme artistiche, non solo la danza e la musica ma anche l’arte circense che in Italia non è mai stata (e non viene tuttora) considerata come arte teatrale. Chi avesse visto lo scorso inverno Appris par corps si ricrederebbe di sicuro. L’unica certezza è che il prossimo sarà un cartellone molto al femminile. L’apertura, dal 25 ottobre al 6 novembre 2011, toccherà a Mariangela Melato con Il dolore di Marguerite Duras. Sul palcoscenico del Teatro Astra sfileranno anche  nomi importanti della scena italiana come , Lucilla Giagnoni, Daniele Pecci, le sorelle Suburbe e Bruno Gambarotta, Caterina Vertova, Lucrezia Lante della Rovere, Giulia Lazzarini, Micaela Esdra, Patrizia Zappa Mulas e giovani emergenti nel panorama territoriale e nazionale come Silvia Battaglio, Beata Dudek, Massimo Giovara, Maria Alberta Navello, Carlo Nigra, Alberto Oliva, Eloisa Perone, Simone Schinocca e Antonio Villella.

Quattro i percorsi tematici. In quello dedicato ai classici Il ventaglio di Carlo Goldoni, Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello, Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman, Finale di partita di Samuel Beckett; in Tempi moderni il già citato Il dolore di Marguerite Duras, Studio Caino da Friedrich Koffka e progetti che vedono la Fondazione Tpe impegnata anche dal punto di vista produttivo come Remake di Myriam Tanant, Apocalisse di Lucilla Giagnoni, Velvet Bunny progetto giovane di Nuove Sensibilità, Storia d’Italia in 150 date di Fruttero e Gramellini. Altro percorso sarà quello di Palcoscenico danza, mentre quello musicale inizierà in autunno con un interessantissimo trittico dedicato a tre icone del rock e ai loro legami con la letteratura: David Bowie, Lou Reed e Bob Marley.

Quattro le formule di abbonamento disponibili a partire da quest’oggi. Per info e abbonamenti: Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino. Dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19. Tel. 011.5634352 – www.fondazionetpe.itinfo@fondazionetpe.it

 

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