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Ikea in Piemonte, spunta l’ipotesi Nichelino. Cota: “Martedì tavolo tecnico in Regione”

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Chissà se il tavolo tecnico convocato martedì in Regione per riconsiderare il caso Ikea dopo le bizze estive della Provincia, sarà un Bjursta o un Hol. Francamente, è più importante ciò che finirà sopra, quel tavolo: le soluzioni alternative, come quell’area a Nichelino, l’ex Viberti, 100mila metri quadri, una superficie che potrebbe andar bene agli svedesi, convincerli a restare in Piemonte. “Siccome la nostra priorità è quella di aprire le porte a chi decide di insediarsi qui e portare lavoro – ha detto Roberto Cota, che giovedì si è incontrato con l’ad di Ikea Italia Lars Petersson – si è stabilito che all’inizio della prossima settimana si riunirà un tavolo tecnico per capire se c’è la possibilità da parte di Ikea di trovare un altro sito a sud di Torino”. E Antonio Saitta, il presidente della Provincia, l’uomo del grande “no” di luglio (che aveva portato la multinazionale svedese – con la decisione di negare dei terreni a La Loggia – a sospendere gli investimenti in Piemonte) che ne pensa?

”È positiva la notizia che Ikea discuta con la Regione – ha sottolineato Saitta – per insediarsi in aree industriali dismesse del nostro territorio, quindi già compromesse a differenza del terreno agricolo di La Loggia che nei mesi scorsi voleva trasformare”. Euforia moderata, diciamo; non sono comunque mancate le frecciatine a Cota: “Tengo ancora una volta a ribadire – ha aggiunto Saitta – che non c’è mai stato da parte della Provincia di Torino un veto ad un secondo insediamento Ikea; perseguo invece una convinta politica contro il consumo di suolo agricolo che anche la Regione Piemonte condivide, avendo approvato nei mesi scorsi il nostro piano di coordinamento territoriale”.

 

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