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Rete di spaccio di droghe davanti alla scuola elementare di Alba

Redazione Quotidiano Piemontese

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Iniziata la scuola. Iniziati i guai, e non sui banchi delle aule, ma all’esterno delle strutture. Da alcuni giorni un gruppo di genitori, accompagnando i propri figli in classe alla scuola elementare “Michele Coppino”, in via Fratelli Ambrogio ad Alba, hanno notato uno strano andirivieni di giovani da un appartamento a poche decine di metri dall’ingresso della Coppino. Preoccupati per i bambini hanno comunicato la situazione, all’apparenza sospetta, ad una pattuglia di carabinieri in servizio di prevenzione proprio dinanzi alla scuola.

Da qui, tutto ha avuto inizio. I militari hanno presidiato la zona appostandosi, in borghese, confondendosi tra i numerosi parenti dei piccoli scolari e controllando, anche nel fine settimana, soprattutto verso sera, cosa succedesse. Le prime analisi hanno permesso di scoprire che i giovani in questione sono tutti noti pregiudicati per reati in materia di stupefacenti.

L’altra sera i carabinieri hanno, così deciso di intervenire. Hanno fermato un’auto di grossa cilindrata Chrysler, a bordo della quale si trovavano tre 20enni, frequentatori dell’appartamento tenuto sotto controllo, un italiano disoccupato di Bra,  incensurato, e due imprenditori edili di nazionalità albanese con diversi precedenti penali, uno residente a Bra e l’altro ad Alba. Nel corso della perquisizione individuale, i militari hanno rinvenuto, nella cintola dei pantaloni del ragazzo italiano,  una pistola semiautomatica marca Beretta, calibro 7,65 perfettamente funzionante, completa di caricatore con 8 cartucce e un busta di plastica con 100 grammi di cocaina, ancora allo stato puro.

Subito dopo il fermo dei tre, in piazza Monsignor Grassi, i carabinieri hanno perquisito l’alloggio nelle vicinanze della scuola, entrando con le chiavi che aveva addosso il ragazzo italiano. All’interno sono stati trovati, e sequestrati: 156 grammi di cocaina allo stato puro;  oltre mezzo chilo di marijuana; un bilancino elettronico di precisione; altro materiale per confezionare droga e preparare dosi; 10 cartucce calibro 22; una cartuccia  calibro 7,65.

I tre occupanti della Chrysler sono stati arrestati con le accuse di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo e relativo munizionamento. Interrogati dal gip, giudice per le indagini preliminari di Alba, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, pertanto è stato convalidato l’arresto e restano ancora tutti in cella.

Al momento proseguono le indagini militari per ricostruire la rete di spaccio e verificare se l’arma, probabilmente rubata, sia mai stata utilizzata in precedenza per commettere altri reati.          

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