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Cultura

Rock, pop, jazz, etno, sacro: in scena tutti i colori della musica con il Fiarì Ensemble

Redazione Quotidiano Piemontese

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Siamo sicuri che i generi musicali esistano davvero? Sono distinzioni da conservare o sono barriere da abbattere? E quali sono i confini con le altre arti? A queste domande cerca di rispondere il Fiarì Ensemble, gruppo di musica contemporanea che propone una rassegna tutta basata sulla contaminazione. Rock, etno, jazz, pop e perfino musica sacra si tengono per mano. Il primo appuntamento è giovedì 13 ottobre al teatro Vittoria.

Il contatto tra i generi non è certo storia di oggi. Già nel medioevo, fanno notare i musicisti del Fiarì ensemble, alcune melodie popolari venivano usate nella polifonia sacra. Gli esempi si potrebbero estendere a tutte le età della musica e ogni incontro ha sempre portato crescita e arricchimento. Con questo spirito il gruppo si prepara ad affrontare un excursus che vuole idealmente toccare tutte le aree culturali e geografiche. Per un repertorio così vasto ci vuole una struttura componibile, “a fisarmonica”, capace di modellarsi sulle diverse esigenze e di accogliere anche alcuni ospiti. Così componenti e strumenti della formazione saranno variabili: a volte vedremo sul palco un quartetto d’archi insieme alla chitarra elettrica, altre volte ci saranno flauti e clarinetti e un’arpa, poi voci e sintetizzatori. Il primo appuntamento, quello di giovedì 13, è nel segno del rock, con un omaggio all’album Tarkus, lavoro epocale degli Emerson, rielaborato da Maurizio Pisati. La serata prevede anche la prima esecuzione europea di Sotto/Sopra, opera del pluripremiato compositore americano Richard Karpen. Il tutto accompagnato da installazioni e improvvisazioni video.

Diamo uno sguardo anche agli appuntamenti successivi. Giovedì 27 ottobre è la volta del pop, intendendo questo termine nel suo significato più ampio, cioè come trattamento di materiali provenienti dalla tradizione popolare. Quindi c’è posto per le canzoni dei Beatles, ma anche per i Folk Songs di Luciano Berio e per le melodie spagnole di Manuel De Falla. Giovedì 10 novembre spazio al jazz, da Duke Ellington a Leonard Bernstein fino a Chick Corea. Giovedì 24 novembre la serata ha un sapore decisamente etnico, con ritmiche che vanno dal Mediterraneo all’Africa nera. L’appuntamento conclusivo, venerdì 2 dicembre, è invece dedicato alla musica sacra. Protagonista principale è, ovviamente, Bach (quasi il compositore sacro per antonomasia), ma la sua musica è riletta in chiave contemporanea e proposta nella rielaborazione di Ruggero Laganà e Alessandro Solbiati. Che la musica di Bach sia come una nave, capace di transitare in mari tanto diversi, ce lo hanno dimostrato decenni di sperimentazioni jazz ed elettroniche.

Teatro Vittoria (via Gramsci 4, Torino). Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Info www.fiariensemble.it

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