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Cuneo

Aspettando gli irlandesi, l’aeroporto di Caselle finisce dietro gli scali di Cagliari e Bari

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Considerata la crisi siamo di fronte a risultati molto soddisfacenti”. Data: 2 novembre. A parlare è l’ad della Sagat Fausto Palombelli. Peccato che mercoledì 9 l’aeroporto di Caselle sia sceso nella classifica degli scali italiani al 14° posto (era 12°) dietro addirittura a Cagliari e Bari e vicino a scendere ancora in favore del Valerio Catullo di Verona. Una crescita soft del volume di traffico del +4% a ottobre che non può essere giustificata con la crisi: i numeri di altri scali egualmente colpiti sono infatti diversi.

Si va dal +15,5% di Olbia al +7,9% di Fontanarossa (Catania). L’unica nota positiva restano in bilanci della Sagat, poca cosa a fronte della perdita di passeggeri verso la Lombardia e della mancanza di una base di un vettore low cost che possa attirare traffico. Come gli irlandesi della RyanAir (47 basi europee, 8 italiane), da anni in trattativa con i vertici piemontesi. Secondo indiscrezioni le negoziazioni potrebbero chiudersi in breve tempo, con un’incognita: sembra che tra le volontà della Regione Piemonte (azionista di maggioranza della Sagat, insieme al Comune) ci sia quella di “valorizzare” ancor di più l’aeroporto di Cuneo Levaldigi (scalo, diciamo così, “politico”, che in questi giorni festeggia un dato record: 200mila passeggeri transitati nell’anno in corso). Inutile dire che sarebbe l’ennesima conferma della volontà di ridimensionare ulteriormente lo scalo torinese, già fortemente penalizzato negli ultimi anni in favore del cugino cuneese.

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