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Economia

FlyTorino chiede di più per Caselle

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo il raggiungimento dell’accordo fra Ryanair e Sagat per il mantenimento dei voli da Torino l’associazione FlyTorino ha pubblicato un comunicato sul suo sito dal titolo : vicenda Sagat e Ryanair: una grave sconfitta per Torino e il Piemonte, il blocco delle prenotazioni avrà ripercussioni sul turismo di Torino e Piemonte, in cui delinea  problemi di crescita e di servizio dell’aeroporto torinese.

L’associazione FlyTorino considera una grave sconfitta per Torino e per il Piemonte l’esito della vicenda che ha visto contrapposte Sagat e Ryanair nell’ultimo mese: sfumata l’ipotesi di base low cost a Caselle, Ryanair proroga le rotte attuali fino al mese di Ottobre 2012, con ipotesi di una nuova rotta internazionale, in aggiunta al volo per Malta appena annunciato.

La conclusione dell’accordo biennale a Marzo 2012 doveva essere l’occasione per dotare finalmente Torino ed il Piemonte di una base low cost, in grado di fare da volano ai flussi turistici estivi in ingresso, e offrire finalmente un buon livello di mobilità  a basso costo ai piemontesi che si spostano verso il Sud Italia e l’Europa. L’occasione invece non è stata colta, e si è giunti a questa proroga con gravissimo ritardo, dopo due mesi di blocco di prenotazioni sui voli da Caselle, che comporteranno danni ai flussi turistici primaverili.
Torino  e’ stato l’unico aeroporto EUROPEO con le prenotazioni bloccate da oltre due mesi: sono stati bruciati migliaia di potenziali turisti nel nostro territorio.

Sono state confermate le attuali rotte internazionali per Londra, Parigi, Barcellona, Madrid e Bruxelles con i medesimi operativi attuali, caratterizzati da poche frequenze settimanali con pessimi orari, penalizzanti sia per l’utenza turistica che per l’utenza affari: su Londra rimane impossibile effettuare un’andata e ritorno in giornata, su Barcellona si continuerà  a volare solo 3 volte a settimana sul decentrato aeroporto di Girona, ad orari impossibili.
L’apertura della base low cost avrebbe consentito di creare un’offerta più completa ed organica , sia sui voli esistenti, sia aprendo fino a 20 rotte internazionali, in grado di aumentare la quota di turisti stranieri in città  (nel 2010 solo il 10%). Il mantenimento delle rotte e degli operativi attuali continuerà  a disincentivare l’utilizzo di determinati voli su Torino, e a spostare conseguentemente i turisti verso altre destinazioni o verso i vicini aeroporti lombardi.

L’esito di questa vicenda è un vero schiaffo alla volontà  popolare, espressa nel corso del 2011 con la raccolta di firme proposta da FlyTorino per la revisione dei patti parasociali Sagat: 3500 firme depositate presso il Comune di Torino (azionista di maggioranza dell’aeroporto di Caselle).

FlyTorino continuerà  la propria attività  per chiedere alle Istituzioni un reale impegno a favore dello sviluppo di Caselle: Torino rimane l’unica grande area metropolitana in Europa sprovvista di base low cost, l’aeroporto di Caselle nei primi undici mesi del 2011 è stato il quattordicesimo scalo italiano per traffico generato.
La  quarta città  d’Italia chiede un aeroporto diverso! Si cominci a lavorare da domani per la definizione della base low cost: ulteriori rinvii non sono piu’ accettabili!

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