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Asti

Omicidio colposo. Ricostruito l’incidente che ha ucciso Massimo Crepaldi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Accertati i fatti che questa mattina hanno portato alla morte del camionista Massimo Crepaldi, astigiano di 46 anni che, durante la manifestazione dell’organizzazione “Sindacato Autonomo Trasporti Uniti”, è stato investito da un camion con targa tedesca.Il mezzo, un Man Tgx guidato da una donna tedesca di 52 anni, verso le 05.10, in prossimità del casello autostradale di Asti Est ed Ovest, sulla SS 10, si è mosso lentamente sulla strada.

La camionista, tentando di accostare il veicolo a bordo strada, mentre i manifestanti la spingevano a prolungare la sosta per la protesta, ha agganciato lateralmente e trascinato Crepaldi che è finito sotto l’autoarticolato in movimento, morendo sul colpo a causa delle lesioni riportate.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori, la donna, durante la protesta si è fermata tentando di parlare con i manifestanti e acconsentendo ad effettuare la sosta richiesta.

A quel punto, alla guida del mezzo, si è mossa verso una nuova zona di parcheggio sulla destra della carreggiata, dove si trovavano già altri veicoli. Crepaldi, nel frattempo stava tentando di spiegarle, a gesti e con piccoli colpi sulla carrozzeria del veicolo, vista la scarsa  comprensione linguistica tra i due, le ragioni della protesta stessa e l’adesione a questa. La 52enne, nell’agitazione della situazione, non prestando attenzione all’uomo, ha proseguito la marcia e lo ha travolto. Accusata di omicidio colposo, la camionista è stata arrestata e sono in corso le indagini per confermare la dinamica dell’incidente.

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