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Radicali, presentata una mozione per istituire la Città Metropolitana di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Attuare nel più breve tempo possibile tutti i passi formali per giungere alla costituzione della città metropolitana di Torino che rappresenta a livello locale uno degli strumenti più efficaci da attuare in termini di riorganizzazione e razionalizzazione della gestione e del governo del territorio”. E’ la proposta contenuta nella mozione avanzata dal presidente dei Radicali e consigliere comunale di Torino, Silvio Viale, e sostenuta dalle associazioni che hanno dato vita al Patto di Azione per le Riforme, di recente costituzione, che raggruppa l‘Alleanza dei democratici, l’associazione radicale Adelaide Aglietta, i Corsari e LIBERTA’eguale.

Nella mozione si chiede di ”promuovere la convocazione di un tavolo confronto che coinvolga oltre al Comune, la Regione Piemonte, la Provincia e tutti i Comuni confinanti con gli attuali limiti del capoluogo piemontese e gli altri Comuni non confinanti ma che comunque sono evidentemente strettamente integrati all’area urbana torinese’, oltrechè di avanzare la richiesta a Camera e Senato di calendarizzare la discussione delle proposte di legge che prevedono l’istituzione delle citta’ metropolitane.

”La città metropolitana – ha spiegato Viale – rappresenta una grande opportunità per la riduzione dei costi, la razionalizzazione dei servizi e una maggiore efficienza della publica amministrazione. Potrebbe coinvolgere più della metà dei 53 Comuni che costituiscono l’area metropolitana di Torino con una popolazione di oltre 1.500.000 abitanti, riducendo di molto gli organismi e le sedi di mediazione. Sono certo che il sindaco Fassino non potrà non cogliere con favore questa iniziativa”.

COS’E’ LA CITTA’ METROPOLITANA. Si tratta di un ente amministrativo previsto per la prima volta dalla legge n.142 dell’8 giugno 1990 sul nuovo ordinamento degli Enti locali, rafforzato dopo la riforma dell’ordinamento della Repubblica del 2001 con la modifica del titolo V della Carta. Comprende una grande città e i comuni che ad essa sono strettamente legati per questioni economiche, sociali e di servizio. Il suo territorio coincide con quello di una Provincia (che in caso di attuazione dovrebbe smettere di esistere) o di una sua parte e comprende il Comune capoluogo. In Italia non ne è ancora stata istituita nessuna (dovrebbero essere 15, 5 nelle Regioni a statuto speciale) poiché nel 2008 lo scioglimento anticipato delle Camere ha rinviato il compito di istituire le città metropolitane al parlamento della XVI Legislatura (ultimo governo Berlusconi).

 

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