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Biella

Tassa di soggiorno: Biella pronta a imporla

Redazione Quotidiano Piemontese

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Giusto 7 mesi fa gli è quasi costata la legislatura. Ma Dino Gentile ha deciso di riprovarci lo stesso. E martedì riporterà in aula la tassa di soggiorno chiedendo al Consiglio di approvarla. La delibera che il sindaco sottoporrà a palazzo Oropa è pronta: 3 euro a notte per i turisti che decidono di visitare Biella dormendo in alberghi a tre stelle. Poco meno (2,8 euro) per chi si ferma in un due stelle, mentre i bed&breakfast costeranno 2 euro e 50. Niente balzello per gli ospiti di rifugi e ostelli, quelli che si fermano oltre 10 giorni pagheranno solo 1 euro a notte.

Più o meno la stessa proposta con cui l’esecutivo si presentò in aula lo scorso giugno. Finendo sotto per 18 voti contrari contro 15 favorevoli. E registrando il doloroso ammutinamento di mezzo Pdl.

Quel giorno i 5 consiglieri della corrente di Pier Giorgio Fava (l’ex assessore provinciale e signore delle tessere del partito azzurro) abbandonarono la seduta: ufficialmente perché in polemica con la giunta che non li aveva coinvolti nella stesura della delibera, più che altro per lanciare segnali di fumo al partito in piena lotta correntizia.

Gentile si riprese le deleghe di tutti e minacciò di mandare a casa la coalizione. Poi fece finta di dimenticare la delibera, tenne in fresco la squadra per un mese e la ripresentò pari pari con un mini-rimpasto di deleghe e l’aggiunta di un assessore.

Martedì i segnali potrebbero tornare a salire in cielo, ma cambiati di segno. Il Pdl si sta preparando al congresso provinciale e i boatos insistono sulla ricerca di una candidatura unitaria capace di riappacificare le tre anime in lotta.

In lizza per il posto di coordinatore lasciato vuoto dall’attuale numero 1, Lorenzo Leardi, ci sarebbe nientepopodimeno che il senatore Gilberto Pichetto, l’altro pezzo da 90 del partito locale. Che avrebbe blindato la corrente degli ex An guidati da Andrea Delmastro costringendo i faviani ad accettare la soluzione unitaria. Insomma, gli azzurri cercano e vogliono la pace. E non ci pensano proprio a rovesciare il tavolo a due settimane dalla resa dei conti.

E questo giro anche il primo cittadino è tranquillo. Interrogato, Gentile non ha dubbi: l’imposta di soggiorno passerà con il voto di tutto il centrodestra. E palazzo Oropa potrà contare su un surplus di incassi di almeno 300 mila euro l’anno. Per ora è “giallo” sulla destinazione. Il decreto sul federalismo municipale che introduce il balzello per turisti non vincola gli incassi derivati dalla tassa al rifinanziamento del comparto turistico. E l’amministrazione proverà a lasciarsi le mani libere anche con il regolamento di applicazione in città. Quei soldi potrebbero servire tanto alla promozione turistica quanto a tacitare le voci critiche fatte sentire dagli assessori lasciati senza soldi dal titolare del bilancio Gabriele Mello.

Martedì in aula ci penserà l’opposizione a scatenare battaglia provando a stanare qualche malcontento nella maggioranza. Sono già pronti almeno 6 emendamenti proposti dai consiglieri Pietrobon (Sinistra) e Possemato (I love Biella): dalla riduzione delle tariffe al vincolo di destinazione, dal ritiro della delibera all’allargamento dell’esenzione, i due esponenti della minoranza proveranno a tirare in lungo la discussione. Contando su un improvviso ripensamento di qualche avversario.

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