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Cultura

Piemonte Movie, esce l’anteprima del doc sulla tragedia del cinema Statuto: la videointervista

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo quasi trent’anni è una ferita ancora aperta. Parliamo dell’incendio al cinema Statuto, la più grande strage avvenuta a Torino nel dopoguerra. Era il 13 febbraio del 1983: le vittime furono 64. Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco l’hanno voluta raccontare con le immagini e con le testimonianze di allora. Mercoledì mattina alla conferenza stampa del Piemonte movie c’erano anche loro a presentare in anteprima Sale per la capra, titolo che allude al film, La capra, proiettato al momento del rogo.
La video intervista ai registi

Il documentario narra quanto accaduto il 13 febbraio 1983 al Cinema Statuto di Torino. Nevicava, era la domenica di Carnevale. Quel giorno si proietta il film La capra, quando, all’improvviso, un incendio trasforma il locale in una camera a gas: 64 le vittime, tutte morte a causa delle esalazioni di acido cianidrico sviluppatosi a seguito della combustione degli arredi e dei tendaggi. A distanza di trent’anni, i tre autori raccontano quel “maledetto” pomeriggio, attraverso le testimonianze di chi c’era, di chi ha visto, di chi ha perso qualcuno, di chi, dopo allora, “non è più lo stesso”. Un racconto per immagini, dove ai documenti fotografici, ai giornali e ai filmati dell’epoca si sommano i racconti e le emozioni, testimonianze inedite e racconti personali. I filmati e le immagini di copertura sono stati eccezionalmente forniti dall’emittente Videogruppo e dal Tribunale di Torino che hanno concesso il diritto di visione e di utilizzo del materiale appartenente ai loro archivi.

Oltre che dalle immagini, la storia viene raccontata dalle voci e dalle testimonianze di: Lorenzo Ventavoli, presidente del Torino Film Festival, legato allo Statuto per essere stato il responsabile della programmazione di allora; Diego Novelli, sindaco della città per un decennio; Bruno Geraci, giornalista Rai, tra i primi ad entrare nella sala dopo l’incendio; Gian Carlo Caselli, il magistrato che istruì il processo; Francesco Gianfrotta, il giudice del processo di primo grado; Sergio Cabodi, presidente dell’Associazione vittime dello Statuto; Carlo Ausino, più volte proiezionista al cinema Statuto; Agostino Tortoreti, componente della squadra 21 dei Vigili del fuoco che per prima varcò la soglia del cinema devastato dalle fiamme; Paolo Toselli, scrittore; Paolo Brunati, correttore di bozze de “La Stampa” durante le drammatiche impaginazioni di quella domenica e Gianni Rondolino, storico della storia del cinema.

I singoli frammenti e i diversi interventi sono selezionati e rimontati in unico testo uniforme accompagnato dalle musiche inedite di Antonio Greco. Per Sergio Cabodi e Michele Stringani, presidente e vice presidente del Comitato vittime dello Statuto, il film ha saputo raccontare i fatti con grande attenzione e sensibilità nel rispetto di quelle persone che hanno trovato una morte assurda e inaspettata. Sarà possibile vederlo giovedì 23 febbraio al cinema Romano (nella galleria Subalpina) oppure venerdì 9 marzo al Cineporto (in via Cagliari 42)

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