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Economia

Fiat: Marchionne conquista i media Usa e le fabbriche russe

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Barron’s non sarà prestigiosa come il Time, ma è pur sempre una signora di tutto rispetto nel mondo delle riviste finanziarie. Sarà stata allora una soddisfazione, per Sergio Marchionne, vedersi inserire tra i 30 migliori Ceo al mondo: “Risollevare le sorti di Fiat – si legge nella motivazione della scelta – non era abbastanza per l’ad del Lingotto, che ha raccolto anche la sfida di rimettere in forma Chrysler. Sta ottenendo risultati: le vendite di Chrysler sono in crescita e l’azienda è tornata in utile nel 2011, due anni dopo aver superato il fallimento”. Continua dunque la love story tra Marchionne e gli States, paese dove il manager è visto come il salvatore della baracca chiamata Detroit.

Se sul fronte media statunitensi la situazione brilla (vedi inoltre l’intervista a 60 Minutes, storica trasmissione della Cbs: “La strada è stata lunga e con ostacoli, ma ora la paura è scomparsa”) anche dall’altro lato del pianeta (no, non in Italia, non temete: in Russia) il gruppo guidato da Sergio Marchionne punta a investire, e parecchio: circa 830 milioni di euro nella costruzione di una fabbrica nei dintorni di San Pietroburgo. Lo ha comunicato l’amministrazione municipale della città a conclusione di un incontro tra il vicegovernatore Sergey Vjazalov e rappresentanti del Lingotto.

La fabbrica dovrebbe sorgere nel quartiere Puskhino, con l’obiettivo di produrre 120mila automobili l’anno. A San Pietroburgo il nuovo impianto dovrebbe sfornare inizialmente veicoli Jeep, poi allargarsi eventualmente ad “altri modelli e motori che saranno prodotti e assemblati in loco”, come comunicato da Fiat in occasione della firma dell’accordo con la Sberbank. Un secondo capitolo dell’intesa riguarda invece l’assemblaggio nello storico stabilimento moscovita ZIL (Zavod Imeni Likhachova) di automobili, Suv e potenzialmente anche di veicoli commerciali leggeri tramite un accordo con il governo cittadino. La presenza a San Pietroburgo di rappresentanti Chrysler ha confermato inoltre la partecipazione della controllata statunitense di Fiat, che potrebbe concedere la licenza per la produzione di alcuni suoi modelli.

I RICORSI FIOM. E’ stata nel frattempo aggiornata al prossimo 12 aprile l’udienza che dovrà decidere se e come riunificare in un unico procedimento i 21 ricorsi che la Fiom ha presentato contro la Fiat sulla rappresentanza sindacale. Lunedì pomeriggio il presidente della sezione lavoro del Tribunale di Torino, Marco Buzano, ascoltate le parti, azienda e sindacato, ha dato incarico al giudice Fabrizio Aprile di decidere se e come unificare i procedimenti.

 

 

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