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Economia

Marchionne incontra i sindacati: è impossibile indicare gli investimenti, il progetto Mirafiori a rilento

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sergio Marchionne ha incontrato i vertici di Cisl, Uil, Fismic e Ugl per presentare i risultati del secondo trimestre 2012. Nessuna chiusura di stabilimenti, per ora, ma su Mirafiori c’è incertezza. Fiat in un comunicato ha manifestato la sua incertezza:” La crisi dell’economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo  non consentono al momento di fornire indicazioni sui futuri investimenti. Informazioni  sul piano prodotti/stabilimenti saranno comunicate in occasione della presentazione dei  risultati del terzo trimestre 2012.  Fiat continuerà quindi con la cassa integrazione per limitare i possibili licenziamenti: “a Fiat, pur nei ristretti limiti di manovra concessi dalla situazione economica, ha  confermato la scelta di contenere gli effetti sociali della congiuntura sfavorevole  attraverso l’utilizzo della cassa integrazione evitando interventi strutturali sulla forza  lavoro”.

Durante il colloquio, Marchionne ha ribadito che ”che per confrontarsi con la concorrenza internazionale è  indispensabile che venga garantito il rispetto e la condivisione, da parte di tutti, delle  condizioni a suo tempo concordate tra l’azienda e i sindacati nel Contratto Collettivo di  Lavoro di Gruppo. E’ oggi infatti quasi impossibile lavorare in una situazione di assoluta  incertezza per quanto riguarda l’applicazione di norme di legge e di contratto”.

Di diverso segno le reazioni alle posizioni di Fiat

Per Luigi Bersani segretario del PD : “Non possiamo sapere dalle agenzie cosa vuol fare la Fiat. Chiedo al governo di chiamare questa Fiat. Se c’è una cosa che un ministro può fare, ho un po’ di esperienza, è che se li chiami questi devono venire e dire cosa vogliono fare precisamente. E’ un anno che non lo sappiamo”.

Per Eros Panicali, segretario nazionale Uilm: “Lo stop  non riguarda i prodotti, ma l’infrastruttura. C’è un rallentamento, una sospensione a Mirafiori, legata oltre che al mercato, al reperimento di risorse in un contesto di crisi come quello attuale. Ci rivedremo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre per fare una valutazione complessiva e riprendere la strada, che non è interrotta”. L’opinione di Panicali è condivisa da Giovanni Centrella di Ugl. Secondo Raffaele Bonanni, Cisl: “C’è una contrazione davvero forte del mercato sia in Europa che in Italia, e non c’è disponibilità a comprare. Bisogna lavorare tutti insieme per gli investimenti, abbiamo detto alla Fiat di non gettare la spugna. “Speriamo che il governo si dia politiche fiscali che premino i ceti più deboli e cosi incentivare i consumi”.

Fiom che non ha partecipato all’incontro ha convocato per  giovedì 2 agosto, una conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla cassa integrazione negli stabilimenti Fiat, dopo il Cda del Gruppo Fiat e l’incontro tra l’azienda e le sigle sindacali firmatarie del contratto, e sulle cause aperte dallaFiom-Cgil sui temi della rappresentanza, del pagamento delle quote tessere e della discriminazione dei lavoratori iscritti alla Fiom-Cgil.

 

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