Cittadini

A Savigliano il Centro antiviolenza donna Mai+Sole compie 5 anni

Pubblicato

12 anni fa

30 Agosto 2012

Mai+Sole il Centro antiviolenza donna nato cinque anni fa a Savigliano festeggia l’importante traguardo proponendo una serie di eventi rivolti alla cittadinanza e con il coinvolgimento di volontari e realtà istituzionali che sostengono il progetto. In questi anni la crescita è stata costante per numero di volontarie, sono ora 50, per l’ampliarsi dei servizi di consulenza offerti su tutto il territorio della provincia di Cuneo, cui si sono aggiunte numerose attività di prevenzione e sensibilizzazione al problema.

Prima tappa delle iniziative in programma, giovedi 30 agosto dalle 20.00 alle 23.00 in via Beggiami a Savigliano una serata di musica con il trio femminile In bocca al lupo accompagnerà l’inaugurazione di un nuovo punto di ritrovo dell’associazione a Savigliano per dare un’opportunità in più alla donna che non osa chiedere aiuto per paura, per ribadire ancora una volta che Uscire dal silenzio si può …… Saranno presenti il Sindaco di Savigliano Sergio Soave, l’assessore alle Pari Opportunità Chiara Ravera e alla solidarietà, Silvana Folco, il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Presidente del CSV Società Solidale Giorgio Groppo. Parteciperanno anche le assessore alle Pari Opportunità dei comuni di Cuneo Gabriella Roseò, di Saluzzo Marcella Risso e di Bra Beatrice Arlorio.

«Riteniamo fondamentale non abbassare la guardia – spiega Adonella Fiorito Presidente dell’Associazione – ogni giorno sentiamo di donne uccise, maltrattate, violentate, ed è quanto mai importante cercare di prevenire con interventi nelle scuole e sulle piazze. Nel 2011 abbiamo dato ospitalità per 265 nelle nostre case segrete; nel 2012 ad oggi abbiamo risposto a circa 80 richieste di aiuto con 389 notti di ospitalità, penso che questi numeri la dicano lunga su quanta strada abbiamo ancora da percorrere».

Nei prossimi mesi sono in programma iniziative a Saluzzo, Bra, Cuneo per tornare ancora a Savigliano con un laboratorio teatrale finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.

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