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Ambiente

Caccia in Piemonte: il Tar sospende l’attività nei siti di Rete Natura 2000

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il Tribunale Amministrativo del Piemonte ha dato ragione alle associazioni Lac, Pro Natura e Sos Gaia che avevano presentato ricorso in merito alla mancanza della Valutazione d’Incidenza nei Siti di Rete Natura 2000. La decisione dei giudici di fatto sospende il Calendario Venatorio 2012/13 nelle Zone di Protezione Speciale e nei Siti di Importanza Comunitaria. Qualsiasi violazione di questo divieto esporrà il cacciatore ad una grave sanzione a carattere penale. 

Il Tar del Piemonte, pur riconoscendo che la regione ha recepito le osservazioni dell’Ispra apportando le dovute modifiche al calendario venatorio e di aver dato inizio alle procedure di elaborazione del Piano Faunistico Venatorio, ha  accolto l’istanza cautelare delle associazioni ambientaliste, in merito alle disposizioni sulla caccia nei siti Rete Natura 2000.

Nella nuova ordinanza, emessa giovedì 11 ottobre, il Tribunale Amministrativo del Piemonte ha quindi sospeso il calendario limitatamente alle disposizioni sulla caccia nei siti ZPS e SIC rilevando che le disposizioni del calendario presentano ancora profili di illegittimità in relazione alla necessità della valutazione di incidenza.

L’ordinanza del Tar del Piemonte

Per Monica Cerutti di Sel  “E’ un’altro duro colpo per l’Assessore Sacchetto: il TAR dà ragione a LAC, PRO NATURA e SOS GAIA sospendendo la caccia nelle zone protette. Questa di oggi è l’ennesima dimostrazione della delegittimazione dell’Assessore Sacchetto che per l’ennesima volta viene smentito nel merito del proprio operato. La questione caccia in Piemonte ha subito un percorso accidentato: con l’abolizione del Referendum la Giunta Cota ha intrapreso una strada che ha scontentato tutti, compresi i cacciatori più integralisti che avrebbe voluto sostenere”.

Per Fabrizio Biolé del MoVimento 5 Stelle: “è un’ulteriore importante sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, che accoglie il ricorso delle associazioni animaliste. Ad ennesima dimostrazione della superficialità con cui l’Assessore Sacchetto, che gode della piena fiducia del Presidente Cota, legifera, o, per meglio dire, non legifera, in tema di caccia.
A partire dall’inizio di maggio infatti la Regione non possiede un testo specifico a causa dell’imbarazzante abrogazione totale voluta dalla Giunta per impedire la consultazione popolare sul referendum”. 

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