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Cuneo

È nato e cresciuto in provincia di Cuneo l’orto africano in mostra al Salone del Gusto

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il progetto di Slow Food “Mille orti in Africa” ha visto gli albori nella Granda. L’idea è partita da Bra e la sua realizzazione è passata da Peveragno, paese a pochi chilometri da Cuneo meglio conosciuto per le sue fragole, per approdare dal 25 al 29 ottobre al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino. I semi sono arrivati in Italia “alla spicciolata”, fin dalla primavera, provenienti da molti Paesi africani. Li hanno portarli a Bra i giovani esperti Slow Food della Fondazione per la Biodiversità, guidati da Serena Milano e da Raffaella Ponzio. Slow Food ha quindi 0fferto ad Alda Garro l’opportunità di fare un’esperienza curiosa ed interessante nella sua azienda di Peveragno. Qui per mesi ha seminato, coltivato ed accudito le varietà orticole più bizzarre e provenienti dall’Africa per averle pronte a fine ottobre, supportata dai consigli degli agronomi Ezio Giraudo, Cristiana Peano e Francesco Sottile.

L’esperimento è riuscito e le coltivazioni “afro-peveragnesi” sono diventate le protagoniste del Salone del Gusto al centro dello spazio Oval. Si è trattato di un orto unico al mondo: dalla moringa, un albero di cui si usa tutto (foglie, semi, baccelli e radici), alla melanzana africana con un frutto tondo e rosso (sembra un pomodorino) al gombo, un ortaggio molto diffuso tra Guinea Bissau, Senegal, Liberia con baccelli da mangiare stufati. I visitatori hanno potuto così conoscere le varietà di ortaggi a foglia (in Africa si mangiano le foglie delle patate, delle zucche, dell’amaranto, della manioca…), le erbe medicinali e le piante utili per combattere gli insetti nocivi. Si è anche potuto osservare da vicino un semenzaio, la consociazione fra due prodotti, i sistemi per fertilizzare senza usare sostanze chimiche, per irrigare a goccia con metodi antichi e senza attrezzature costose.

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