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Cronaca

Fassino e l’opposizione bisticciano per il pasticcio del concorso annullato dal Consiglio di Stato

Redazione Quotidiano Piemontese

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Il sindaco di Torino Piero Fassino ha risposto in chiusura dell’ultimo Consiglio Comunale, a una richiesta di comunicazioni avanzata dal Movimento 5 Stelle, in merito alle conseguenze della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato l’esito dell’ultimo concorso per dirigenti. Secondo Fassino: “L’annullamento da parte del Consiglio di Stato del concorso per dirigenti  comporta un effetto certo, ovvero la ripetizione della procedura concorsuale e a questo l’Amministrazione provvederà rapidamente.


I 12 dipendenti investiti dal provvedimento che erano già alle dipendenze del Comune sono stati ricollocati nella qualifica precedentemente posseduta. Gli altri 9, in precedenza assunti a contratto ai sensi della legge Bassanini, sono oggi sospesi dalla funzione. Abbiamo chiesto un rapido parere pro veritate al professor Cardi, che si è riservato di fornirlo dopo un esame della giurisprudenza in merito. Lo attendiamo già nelle prossime ore. Da parte nostra ci sarà rispetto per la legge e tutela dei diritti dei ricorrenti, così come dei diritti di coloro che hanno visto annullare il concorso dopo averlo vinto. Inoltre, tuteleremo la continuità dell’attività amministrativa. Su questi criteri e in base al parere pro veritate di cui siamo in attesa, l’amministrazione assumerà i provvedimenti conseguenti”.

La risposta di Fassino ha provocato le controrepliche di vari consiglieri.

Maurizio Marrone (PdL): “Dovremo riparlare della questione. Nelle comunicazioni del sindaco mancano alcuni aspetti fondamentali. Il fatto che il city manager non abbia coinvolto negli ultimi atti l’assessore al personale Passoni andrebbe chiarito. Ma tutta la vicenda ha degli aspetti scandalosi: sono stati pagati duecentomila euro di consulenze legali. E non si ha contezza degli oneri che al termine del procedimento saranno a carico dell’amministrazione. Chiedo non siano corrisposti premi di risultato al direttore generale Vaciago e, tanto meno, non venga data una proroga contrattuale al city manager stesso. Infine, chiedo sia convocato al più presto in Commissione controllo di gestione l’ex sindaco Sergio Chiamparino.

Chiara Appendino del Movimento Cinque Stelle: “Sono delusa dalle comunicazioni del sindaco. Non si sa nulla di più. Nel mentre Vaciago ha fatto una cosa estremamente grave, firmando negli ultimi giorni due determinazioni di riassunzione degli ex dirigenti. E questo comporta un uso errato dei fondi utilizzati per corrispondere la produttività agli altri dipendenti comunali come dichiarato dai sindacati. Mi auguro, inoltre, che la consulenza del professor Cardi sia gratuita. In ogni caso il direttore generale ha dimostrato incompetenza e arroganza. Invito il sindaco a concludere il contratto di lavoro della città con Vaciago senza alcuna proroga contrattuale”.

Michele Curto di SEL: “Credo che su questo atto alcune cose vadano dette prodotto nella completa oscurità e sul quale i sindacati hanno espresso forti perplessità. Si respira un’aria di agitazione fra i dipendenti  anche per questo è necessario avere risposte certe, prestando la massima attenzione ad applicare in modo rigoroso le norme del quadro giuridico. Un tema sensibile sul quale ci giochiamo la credibilità. Non riusciremo a giustificarne una sua proroga visto che, con i suoi atti unilaterali e non condivisi degli ultimi giorni, ha scandito il tempo del suo impegno con questa amministrazione”.