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Cronaca

Sedicente direttrice delle Poste truffa due anziane derubando la pensione. Le vittime le hanno offerto un caffè

Redazione Quotidiano Piemontese

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poste-italiane_280xFreeTruffa aggravata e sostituzione di persona. Questi i reati di cui è accusata una nomade 35enne pregiudicata per reati contro il patrimonio che vive in un campo alla periferia di Torino, denunciata dai carabinieri di Alba. La donna, nei giorni scorsi, si è presentata a casa di due anziane vedove pensionate che abitano sulla collina subito fuori città, a breve distanza l’una dall’altra truffandole entrambe. La prima vittima del raggiro è stata una 85enne e l’altra una 81enne sua vicina di casa. Molto elegante e con modi gentili e affabili, la truffatrice si è qualificata come direttrice dell’ufficio postale incaricata di effettuare controlli sulle banconote consegnate alle anziane al momento del ritiro della pensione alla posta. La ladra sosteneva la possibilità che, erroneamente, fossero stati consegnati loro soldi falsi e quindi fosse necessario verificarlo personalmente. Le anziane hanno creduto alla falsa direttrice a cui, dopo aver consegnato la pensione, hanno pure offerto un caffè in casa. Questa, senza che le vedove se ne accorgessero, si è intascata il danaro approfittando di un attimo di distrazione delle vittime ed è fuggita facendo perdere le proprie tracce. La nomade è riuscita complessivamente ad appropriarsi di 600 euro. Sul posto, chiamati dai parenti delle anziane raggirate, sono arrivati i carabinieri che hanno avviato le indagini. Grazie alla dettagliata deposizione della più anziana delle vittime e alle testimonianze di alcuni suoi vicini che aveva notato la donna giovane elegante, i militari sono riusciti ad individuarla e denunciarla all’autorità giudiziaria. Le indagini,  tuttavia sono ancora in corso in quanto potrebbe essere la stessa donna che ha truffato altri anziani nella zona.

I militari sottolineano che poste, banche, società erogatrici di servizi (gas, luce, acqua, etc.) non mandano mai a domicilio degli utenti loro incaricati, salvo rare eccezioni e, quando avviene, vengono sempre preventivamente avvertite le forze di polizia. In caso di situazioni o individui sospetti, telefonare al 112, numero di emergenza dei carabinieri.

 

 

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