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Cronaca

Intrecci con il mondo dell’editoria locale nell’inchiesta sull’assessore Giordano

Redazione Quotidiano Piemontese

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massimo-giordanoSi aggiungono scenari alla vicenda che ha portato alle dimissioni dell’assessore regionale Giordano. Secondo il Risveglio

Esiste una consulenza pagata dalla Dmedia allo studio legale nel quale opera l’assessore. Fatto legittimo, a patto che non emerga come contropartita (e questa parrebbe l’ipotesi degli inquirenti) di favori concessi dall’assessore, o dal suo partito, alla stessa editrice. La sussistenza di intrecci simili è stata smentita da Francesco Amodei, direttore editoriale del gruppo. Amodei ha confermato la consulenza, ma ha escluso che la Regione abbia mai concesso finanziamenti all’editrice o acquistato pubblicità.

Una consulenza chiesta all’assessore nella sua veste privata non è reato. È però inopportuna, se accompagnata da generosi servizi giornalistici a favore dello stesso politico, come quelli comparsi sul giornale della sua città, la testata “Novara Oggi”, un cugino del “Canavese” all’interno della medesima editrice.
In attesa che la magistratura chiarisca se l’ipotesi della Procura abbia fondamento, una cosa possiamo raccontarla già ora, noi del “Risveglio”, che di questa vicinanza tra “Il Canavese”, Dmedia e la Lega Nord abbiamo scritto molti mesi fa.
E cioè che la Lega, acconsentendo a inserire sotto al marchio del “Canavese” quella minuscola dicitura “Sole delle Alpi”, ha permesso che alle casse del giornale arrivassero alcuni milioni di euro di fondi pubblici. E che cifre non irrilevanti del bilancio del “Canavese” sono poi state utilizzate per acquistare servizi da Dmedia.
Le ragioni di questa disponibilità della Lega Nord verso una singola casa editrice restano una domanda che, trattandosi di denaro pubblico, è giusto porsi.